Quelli che hanno già il biglietto in tasca sono sei. C’è la truppa croata guidata dal bomber Kalinic, con il fosforo di Badelj e la sfacciataggine del giovane Rebic. E poi il pilastro romeno, Ciprian Tatarusanu, portiere che in patria nessuno ha mai messo in discussione, anche quando faceva la riserva a Neto. Quindi Blaszczykowski, che insieme alla maglia del suo Paese indossa anche la fascia di capitano della Polonia e che in biancorosso è un vero e proprio idolo tanto da non rinunciare mai, nemmeno col rischio di infortunarsi (proprio quello che è avvenuto la scorsa settimana).
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Quelli che sognano Euro 2016
L'articolo di Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino
Non solo stranieri però. Perché a sognare Euro 2016 che da giugno si giocheranno in Francia ci sono anche gli azzurri. Come Davide Astori che ha convinto Conte a suon di prestazioni importanti e che nonostante sia rimasto in panchina nelle ultime due amichevoli dell’Italia (tra l’altro una sconfitta e un pareggio con una difesa tutt’altro che irreprensibile) sembra ormai certo di un posto nei 22 che cercheranno di far dimenticare i pessimi mondiali brasiliani che costarono la panchina a Cesare Prandelli. Un’impresa che a guardare le ultime uscite della Nazionale non sembra poi così semplice, soprattutto per la carenza di qualità e di corsa in avanti. Lacune che Conte potrebbe cercare di colmare proprio attingendo dalla capolista. Già, perché se c’è un talento azzurro che in questi primi mesi di campionato si è messo in luce tanto da apparire come la vera rivelazione è proprio Federico Bernardeschi. Il giovane centrocampista viola che Sousa ha trasformato in un jolly capace di giocare sia sulla fascia che come trequartista, sta impressionando per continuità e dedizione. Due qualità che Conte ha sempre apprezzato e che molto probabilmente vorrà osservare da vicino già dalle prossime convocazioni. Berna ci spera, consapevole che solo continuando così avrà chance di lasciare l’Under 21 per passare tra i «grandi».
L’infortunio di Kuba poi, se da una parte rende tutto più difficile a Sousa, dall’altra consentirà a Federico di conquistare un posto da titolare inamovibile, proprio ciò che serve per sfruttare al meglio tutte le occasioni per mettersi in luce.
Se dunque il giovane talento viola ha più di un passo a Euro 2016, anche altri viola possono ancora sperare nel «ripescaggio». Tra questi Manuel Pasqual che nonostante appaia ai margini del progetto viola, può contare sulla penuria di terzini sinistri in Italia, con Conte che potrebbe aver bisogno della sua esperienza e del suo mancino. Finita qui? No, la truppa dei sognatori comprende anche Pepito Rossi che però deve prima ritrovare se stesso per poter puntare alla maglia azzurra. L’attaccante viola, se tornasse in forma, rappresenterebbe un’arma micidiale sia per Sousa che per Conte, ma al momento è davvero difficile pensarlo protagonista la prossima estate. Diverso invece è il discorso per Marcos Alonso. Il terzino sinistro viola è in grande ascesa e non è escluso che continuando con questo livello di prestazioni per lui possa arrivare anche la convocazione con la nazionale. Un sogno, quello della «Roja» che Borja Valero ha abbandonato da tempo, anche se dopo le difficoltà dell’ultima stagione, in questi primi mesi di campionato il todocampista viola sembra tornato ai livelli del primo anno. Infine Gomez, che a giugno (come ha ricordato ieri il presidente del club turco Besiktas dove Mario è in prestito) potrebbe nuovamente essere un giocatore viola. Il tedesco è rientrato nel giro della nazionale e Euro 2016 potrebbe essere l’ultimo grande appuntamento della sua carriera.
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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