Quelli che persero la Coppa: “Vendicateci voi”

Dopo il sorteggio che ha abbinato Fiorentina e Juventus come possibili avversarie agli Ottavi di Europa League, il Corriere Fiorentino ha raccolto alcune voci dai giocatori viola che furono protagonisti della 'maledetta' finale Uefa del '90 contro la Juve. "Vorrei essere in campo contro la Juventus, la ferita è ancora aperta. Se tutti i giocatori avessero la mia stessa rabbia, la Fiorentina vincerebbe di sicuro. Se ripenso a quella finale, mi viene ancora il mal di fegato" dice Giuseppe Volpecina, terzino sinistro di quella Fiorentina.

"Anche io vorrei essere in campo — confessa Celeste Pin — e il regalo più bello che la Fiorentina può farmi è il superamento del turno. I viola non partono affatto battuti, anzi sono attrezzati per vincere. Sono passati tanti anni da quella maledetta partita, ma la vendetta è un piatto che va servito freddo". Quella doppia partita ha lasciato il segno anche su Ranieri Pontello, proprietario del club viola che sarebbe stato ceduto nelle settimane successive ai Cecchi Gori. "C'è ovviamente la speranza di rivalsa. E anche se non sarà facile, con la Fiorentina di adesso è davvero possibile. Preferisco non ricordare quei giorni, non solo per il risultato e per ciò che successe in campo, ma anche per il pubblico fiorentino, che ci aveva già voltato le spalle. C'era troppo malumore nei nostri confronti. Oggi probabilmente non sarebbe successo".

Anche Antonio Dell'Oglio lancia il suo «Vendicateci»: "Era il mio sogno. Vincere un trofeo con la maglia viola. E invece ci soffiarono quella Coppa. Farò un gran tifo insieme a mio figlio che è nato a Firenze ed è uno sfegatato viola. Ce la possiamo fare, perché la squadra, grazie a Montella, ha un'ottima quadratura". Quindi Sergio Battistini: "Visto come è andata la partita del venti ottobre ci sono grandissime speranze. Superato questo scoglio, la Fiorentina può vincere la Coppa". Infine Mario Faccenda: "Non giocai quella partita ma molte delle precedenti. E ora dico che la Fiorentina può vendicarci perché è una squadra che fa pure tanti gol a tutti. Rispetto alla nostra, quella di adesso è più forte anche come organico: noi oltretutto facevamo fatica a segnare, pur prendendo poche reti".

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