Una Fiorentina imbarazzante: distratta, presuntuosa, lenta, molliccia. Dieci minuti di gioco, poi il buio. Troppe pressioni? Non scherziamo. Troppa Juventus? Nemmeno. Non c’erano la testa, la voglia, la determinazione per fare la partita che serviva. Perché non è il risultato che fa arrabbiare, ma il modo. Diciamolo: la Fiorentina non aveva mai giocato così male. Vedere Pirlo con davanti venti metri di campo non ha logica. Assistere a errori difensivi degni delle serie minori lascia senza parole.
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Qualcuno ha lasciato a casa l’umiltà
Il commento di Benedetto Ferrara
Questa partita dimostra come sia facile trasformarsi da squadra bellissima a poco più del nulla a stretto giro. E se sottolineiamo questa involuzione non è per infierire su un gruppo che fino ad oggi comunque aveva fatto sempre il suo dovere, ma per due ragioni molto semplici. La prima: perché questa era una partita molto speciale per i tifosi. La seconda: perché la presunzione va scacciata fuori dal campo e dallo spogliatoio. E bisogna farlo subito. Perché nella Fiorentina di Torino non c’è niente da salvare. E resta da capire se sia stato un caso o qualcosa di più. Che Montella abbia sbagliato l’approccio è evidente dalla prova che hanno dato i suoi. Immaginiamo che anche i Della Valle non siano particolarmente felici di ciò che hanno visto. Non si tratta di drammatizzare una sconfitta. Ma di capire i perché di questa involuzione. Lo staff del tecnico avrà sotto mano i dati sullo stato fisico di una squadra che non corre più, quindi Montella di sicuro saprà come intervenire da questo punto di vista. E non solo.
La sostituzione di Jovetic è un segnale abbastanza chiaro. Qui si riazzera tutto (o quasi). Chi vuole un posto se lo deve guadagnare davvero. Inutile ricordare che il montenegrino ha brillato ancora una volta per la sua assenza. Sarà un problema di testa? Di forma? Recuperarlo è un dovere, ma anche inventarsi delle possibili soluzioni alternative (temporanee) lo è. Niente di facile. Ma di solito il segreto per ritrovare la luce al più presto sta in un’unica parola: umiltà. La Fiorentina sembra averla persa. O, almeno, a Torino non l’aveva portata con sé. E allora testa bassa e lavorare. Una Fiorentina così sembra uno scherzo. Un pessimo scherzo.
Benedetto Ferrara - la Repubblica
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