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Primavera, Capodanno di rabbia

La prossima gara, il 12 gennaio a Parma nella prima giornata di ritorno, chiarirà lo stato di salute della Fiorentina Primavera, sconfitta nelle ultime due partite da Torino e Spezia …

Redazione VN

La prossima gara, il 12 gennaio a Parma nella prima giornata di ritorno, chiarirà lo stato di salute della Fiorentina Primavera, sconfitta nelle ultime due partite da Torino e Spezia dopo le sette vittorie consecutive che avevano portato punti e forse troppi elogi che potrebbero avere condizionato qualche giocatore. Al giro di boa il secondo posto nel Girone ad un punto dalla Juventus è uno smacco per come è arrivato, una brusca frenata alla volata di un gruppo che ad un certo punto si è sentito invincibile. 

Occorre ripartire con quella umiltà ed unità di intenti che hanno caratterizzato la squadra di Semplici nelle partite più belle. A cominciare dalla quinta giornata di campionato, la prima delle sette vittorie di seguito, giunta al “Poggioloni” delle Caldine contro la Juventus con un netto 3 a 0 condito con entusiasmo e concretezza, qualità di singoli e di gruppo, in assonanza con la prima squadra per schemi tattici (le palle inattive di Gianni Vio) e gioco di prima a partire dalla difesa senza mai buttare via il pallone. Formazione capace di andare a segno con giocatori di ogni reparto, in cui svetta con otto realizzazioni tra Campionato e Coppa l’ivoriano Gondo, sedici anni compiuti un mese fa.

Altri giocatori in evidenza in questa prima parte il centrocampista Capezzi e il portiere Lezzerini mentre in prospettiva fanno ben sperare il difensore Madrigali, da poco rientrato da un brutto infortunio e già convocato da Montella per le partite contro Siena e Palermo, ed il centrocampista congolese Bangu. Chi sta deludendo è il danese di origini ivoriane Zohore, all’attivo tanto aiuto ai compagni ma solo due gol (di cui uno su rigore).

Rendimento in calo ed eliminazione al primo turno di Coppa Italia ad opera della Sampdoria non sminuiscono i valori di questa Primavera che, vista anche la più giovane età rispetto alla categoria, si sta ritagliando un ruolo da protagonista non previsto ad inizio stagione. In altre parole la Primavera si prepara a un 2013 che dovrà essere all’insegna delle emozioni forti. E magari condire il tutto con un pizzico di fortuna in più.

La Nazione