Sul Corriere Dello Sport, Alberto Polverosi si concentra su Ikonè e sulla storia delle ali a Firenze. Ikonè sta finalmente diventando un giocatore vero, ancora fatica un po' ad associarsi con i compagni, ma Italiano sta spingendo per sfruttare le caratteristiche del francese. A Ikonè manca ancora la cattiveria sottoporta, solo 3 gol in 31 partite, in Francia 11 gol in 121 presenze. Il ragazzo non può quindi essere paragonato ad altre grandi stelle del passato viola. Polverosi prende infatti per esempio, 2 grandi ex come Chiarugi e Bertoni. Chiarugi infatti segnò ben 33 gol in 140 partite in campionato, certamente era pure lui un giocatore che apprezzava molto il dribbling, ma sapeva cosa fare quando era davanti al portiere. Daniel Bertoni, il puntero invece, sottoporta era spietato e cattivo.
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Polverosi su Ikonè e i paragoni illustri: “Prima fai gol poi se ne riparla”
Jonathan Ikonè sta crescendo, e Alberto Polverosi parla di lui e le ali che hanno fatto la storia a Firenze
Polverosi poi si concentra su esterni che hanno brillato in viola recentemente Si parla di Joaquin per esempio, 2 stagioni di livello alto, imprendibile sulla fascia. Poi c'è stato Salah, che in 16 partite segnò 6 gol, giusto il tempo per far capire che fenomeno fosse. L'ala dei tempi di Cecchi Gori sarebbe stata Andrej Kanchelskis, se solo Taribo West non gli avesse spezzato la carriera. Poi Cuadrado e Chiesa, anche se, il vero bomber dice Polverosi, della famiglia Chiesa era Enrico. Ikonè, prima fai gol poi se ne riparla
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