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Poco fair play, il cartellino viola senza vincitori

Teotino: “Non chiediamo di essere eroi, basta un semplice segnale”

Redazione VN

Da qui sono partite una serie di iniziative, idee ispirate al fair play, progetti che lanciassero un messaggio: dentro il campionato sarebbe bello infilare anche esempi di educazione e correttezza. L'ultima campagna proposta è stata quella del cartellino viola, premio mensile istituito a dicembre e diretto all'autore del gesto più virtuoso: dopo tre assegnazioni (Farina, Cosmi, Almiron) il concorso è già senza vincitori; la giuria del cartellino viola (composta da rappresentanti dei più importanti quotidiani nazionali, della Fiorentina e di Mazda) ha infatti deciso, dopo attenta valutazione, di non assegnare alcun premio per il mese di marzo, in quanto – si spiega nella nota - «non è stato riscontrato nessun gesto di fair play significativo in tutte le partite disputatesi tra serie A, B e Lega Pro».

Stimolo La giuria si augura che l'episodio «sia colto come segnale d'allarme da tutto il calcio italiano attraversato da tensioni esagerate, e che possa servire da stimolo per i tesserati, affinché le partite delle ultime giornate siano caratterizzate da maggiore correttezza e serenità»: anche per la prossima assegnazione (finora) sono arrivate poche segnalazioni di gesti fair. Gianfranco Teotino, responsabile della comunicazione del club viola, aggiunge: «Non chiediamo di essere eroi, basterebbe un semplice segnale; capiamo che non sia facile per i calciatori che si battono in un contesto che non favorisce il gesto virtuoso: il nostro è un appello alla cultura calcistica generale, altrimenti sarà sempre più difficile giocare fair». Il concetto intorno al quale ruota l'essenza del cartellino viola resta «per vincere davvero, vincere non basta»: in passato la Fiorentina ha istituito il concorso Viola Fair e il Terzo Tempo, la stretta di mano a fine partita che negli anni scorsi era stata formalizzata anche dalla Lega.

Alessandra Gozzini - La Gazzetta dello Sport