E’ arrivato anche Macia. Due chiacchiere con Guerini e Montella, un’occhiata alla partitella. In settimana dovrebbe venire anche Pradè. Per parlare con la squadra. E per tranquillizzare i tifosi (così pare). Stanno per arrivare Viviano e Cuadrado, il resto chissà. Parole, promesse, trattative avviate, contatti. Non è facile ricostruire senza soldi. Anche se intorno alla Fiorentina qualcosa è cambiato. Da quando non c’è più Corvino, che faceva affari con i soliti due o tre perché gli altri non lo volevano nemmeno incontrare, almeno adesso la società è di nuovo credibile. Senza soldi, ma credibile. Il che non è un fatto da poco, soprattutto se si deve rifare una squadra cercando di incastrare prestiti e compartecipazioni.
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Pochi soldi, ma più credibilità
Senza Corvino qualcosa è cambiato in Fiorentina (COMMENTA)
Quello che sta succedendo con la Juventus è esplicativo. Era dai tempi di Felipe Melo che tra le due società non c’erano rapporti. Anche perché Corvino si era vantato spesso in giro di aver rifilato un bel pacco ai bianconeri. E le voci sono arrivate anche alla Juve. E’ bastato liberarsi del vecchio ds per rimettere a posto le cose, e magari riuscire a trovare un accordo per Poli, giocatore di talento e prospettiva che molti club vorrebbero. Un’operazione, tra l’altro, portata avanti insieme a Giovanni Branchini, che è il suo procuratore, uno di quelli che con Corvino non parlava da anni, complice i casi Montolivo e Masi. Certo, si dirà, la Juve vuole Jovetic e per questo ci dà Poli. Possibile. Ma su Jovetic deciderà Della Valle, mentre il resto va avanti.
Anche con il Palermo i rapporti sono migliorati. Fino a quando alla corte di Zamparini c’era Foschi, qualche affare c’era stato, ma dopo il suo licenziamento i rapporti si erano interrotti. Invece oggi Zamparini si sta dando da fare per mandare Viviano a Firenze nonostante l’immobilismo dei Della Valle. Perfino il Milan si è riavvicinato alla Fiorentina. L’altra sera in un ristorante milanese Pradè e Galliani sono rimasti a parlare a lungo. Di cosa? Chi lo sa, Galliani si è limitato a dire “Daniele è un caro amico”.
E le buone relazioni di Pradè sono servite anche nella trattativa con l’Udinese per Cuadrado. Che arriva in prestito con diritto di riscatto l’anno prossimo per la metà. Per una società che non ha soldi non è male, specie ricordando i precedenti, quando l’Udinese aveva spedito a Firenze Felipe e D’Agostino, costati moltissimo.
C’è poi la questione Catania. Pulvirenti ha più volte lodato il comportamento di Pradè nell’operazione Montella. Mentre si è irrigidito con la Roma. E per finire, ricordiamo la fila di procuratori in sede a Firenze appena arrivato Pradè. Tutti avevano qualcosa da offrire. Con Corvino non era mai successo. Non solo, con Pradè e Macia (ex corviniano) la Fiorentina ha anche più credibilità all’estero. E non nei mercati low cost ma in Inghilterra, Spagna e Olanda dove i due hanno ottime relazioni.
Giuseppe Calabrese - La Repubblica
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