Lunga intervista de La Nazione a David Pizarro a firma Angelo Giorgetti. Ecco le parole più interessanti del Pek.
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Pizarro: “Pronto a firmare il rinnovo ad occhi chiusi”
“Avevo altre offerte, ma in Italia c’è solo la Fiorentina. Vogliamo riprenderci la Champions. Capezzi il mio erede”
I suoi silenzi sono temuti?
«Io parlo poco fuori dal campo, nello spogliatoio è diverso. Nella nostra intimità, mi riferisco alla squadra ovviamente, so quello che devo dire».
Ha visto che Pirlo ha scritto un libro?
«A fine carriera ne scriverò uno anche io. Sono nato a Valparaiso, un posto di pescatori, e mi piacerebbe fare un regalo alla mia gente».
Per restare in tema, c'è un giovane centrocampista che potrebbe giocare nel suo ruolo?
«In prospettiva Capezzi. Mi piace davvero tanto, ha grandi doti, ci siamo allenati insieme per un po' e ho apprezzato come gioca».
Mati potrebbe diventare un regista?
«Intanto dico che mi fa piacere vederlo su questi livelli, credo che sia stata decisiva anche la decisione di rinunciare al mondiale per operarsi. Poi rispondo con sincerità: no, perché lui ha altre caratteristiche».
La Fiorentina ha cercato a lungo un vice Pizarro, sui giornali sono usciti tanti nomi.
«E io mi dicevo: quest'anno magari avrò meno spazio... Ma ho sempre vissuto questa storia come uno stimolo».
In teoria il vice Pizarro sarebbe Badelj, ma gioca poco.
«E' un professionista e la mancanza di continuità non permette di giudicarlo per quello che sa fare. In passato è successo anche a me di restare fuori e so quanto ho sofferto».
Per due estati il rinnovo del suo contratto è rimasto in bilico.
«Eh già, spero che la prossima vada meglio... Io so cosa voglio fare: continuare a giocare e spero con tutto il cuore di restare qui. Se la Fiorentina me lo chiederà io firmerò a occhi chiusi, però a proposito delle mie due ultime estati vorrei aggiungere una cosa... Io sono una persona riconoscente. La Fiorentina mi ha preso in un momento complicato e mi è stata vicina quando è morta mia sorella. Davvero tantissimo, anche se ero arrivato solo da cinque mesi. E io non dimentico. Perciò mi ha dato fastidio leggere che io non rinnovavo il contratto perché avevo altri programmi... Le solite banalità sul giocatore mercenario. Ammetto che queste interpretazioni mi hanno dato fastidio... In realtà certe decisioni sono importanti e vanno prese di comune accordo con la società. Grazie a Dio nell'attesa mi erano arrivate offerte importanti ma io sapevo che in Italia avrei giocato solo nella Fiorentina».
Che quest'anno dove potrà arrivare?
«Siamo un gruppo che sta cercando di tornare nell'Europa che conta. E ha imparato a non dirlo troppo in giro. Abbiamo avuto degli assestamenti che possono succedere. Ci abbiamo messo un po' del nostro, poi ci siamo ritrovati. Il calcio per me non ha più misteri, le complicazioni uno deve procurarsele».
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