Lo hanno già ribattezzato "l'uomo della Provvidenza" per un motivo semplicissimo: si è specializzato nel mettere a segno gol decisivi. Diego Peralta, che ha compiuto 19 anni il 27 settembre scorso, racchiude in sé quei controsensi che mettono pepe nel mondo del pallone: è nato a Livorno e si è formato calcisticamente nella Fiorentina dove nell'ultimo campionato Primavera ha realizzato 12 reti in 25 partite. Due rivali storiche del Pisa. In nerazzurro è arrivato in prestito, ma non ha impiegato molto a convincere Gattuso delle sue qualità. «Conosco bene le rivalità e il campanile che mettono l'una contro l'altra tante società vicine - disse al suo arrivo - ma in questo momento sono davvero molto felice di indossare la maglia nerazzurra e ringrazio chi mi ha dato questa opportunità».
stampa
Pisa, il baby viola Peralta: “Con Gattuso do il 110%”
Parla Peralta, giovane viola in prestito al Pisa
«Ho messo in pratica quello che spesso provo con successo in allenamento - spiega Peralta - e appena se ne è presentata l'opportunità in partita non mi sono tirato indietro. Tra l'altro ho calciato la punizione dalla mattonella giusta, il portiere non aveva margini d'intervento. Sono ovviamente contento per il gol, soprattutto perché grazie a quello siamo riusciti a passare il turno. La battuta d'arresto di Savona, anche se un evento del genere nell'arco di un campionato può capitare, aveva fatto suonare qualche allarme, ma la squadra ha saputo reagire subito. A Pistoia siamo scesi in campo con l’intenzione di vincere, anche se la formazione iniziale era composta da giocatori che finora hanno avuto poco spazio. Ma serviva una reazione indipendentemente da chi sarebbe andato in campo, e mi pare che certe risposte siano arrivate. Il primo gol in assoluto tra i professionisti l'ho segnato a Carrara subentrando dalla panchina. E' vero che la Carrarese in quel momento era priva del portiere che era stato espulso, ma la mia conclusione sarebbe entrata lo stesso».
Il campionato. Incombe già il confronto con L'Aquila, una partita da non sbagliare. Riprende Peralta: «Incontreremo senza alcun dubbio un avversario ostico, ma il Pisa ha il dovere di scendere in campo per provare a vincere e avere così la possibilità di rimanere nelle prime posizioni della classifica. Abbiamo già cominciato a prepararla, non tralasceremo nessun particolare per scendere in campo nelle migliori condizioni psicologiche e tecniche».
Gattuso. Peralta è ancora in fase di crescita. «La mia posizione in campo? Non ho problemi a giostrare da punta esterna, oppure in una prima linea schierata a tre. Sono a disposizione del tecnico, pronto a offrire sempre il mio contributo. Come tutti i compagni, cerco di mettere in pratica quello che mi chiede l'allenatore. Gattuso pretende da noi il 110 per cento e ogni domenica ci trasmette una carica speciale. Ripete sempre che se perdiamo dovrà avvenire per merito degli avversari e non per demerito nostro. Per noi è un vero condottiero».
© RIPRODUZIONE RISERVATA