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Pezzella: “Tanta paura, ma Commisso e Iachini straordinari. Spero di indossare presto la fascia di Davide”

Il capitano viola racconta a SportWeek la positività al Coronavirus e come non si sia mai sentito solo nonostante il lungo isolamento

Redazione VN

"Lo spavento per aver contratto il Covid-19 è stato tanto, ma per fortuna adsso il pericolo è scampato. German Pezzella ha raccontato a SportWeek i giorni di malattia dopo la positività al Coronavirus, dall'isolamento alla preoccupazione di sua moglie Agus e della sua famiglia, a quella di dover ricorrere a cure ospedaliere: "L'ho messo in preventivo, ma non ci ho pensato più di tanto". Ha ammesso di aver avuto altri sintomi rispetto a Dybala "una brutta febbre, ma è stato tutto accettabile" alle conversazioni con Vlahovic e Cutrone, gli altri positivi di casa Fiorentina: "Sono sempre stato in contatto con i miei due compagni e con tutti gli altri, siamo un bel gruppo e abbiamo cercato di distrarci prendendoci in giro anche nei momenti difficili".

"Anche Rocco Commisso gli è stato vicino nel suo decorso dal Coronavirus: "E' una persona straordinaria, un uomo vero. Si è preoccupato subito per me, mi ha chiamato quasi ogni giorno per sapere come stavo. Lui ha a cuore non solo la Fiorentina, cerca di far del bene a tutti e l'iniziativa 'Forza e Cuore' lo dimostra". Non solo il presidente, anche mister Beppe Iachini gli ha dato una mano. Lui che è "un martello sul campo, in questo caso si è preoccupato molto per me, mi ha chiamato di continuo e si è interessato se avessi bisogno di qualcosa". Poi il peggio è passato quando - dice Pezzella - iniziato a respirare meglio e i sintomi iniziavano a passare "ma fino a quando il tampone non è risultato negativo non sono mai stato del tutto sereno". Ma non c'è niente da festeggiare, ammette, fino a quando non si potrà tornare alla normalità.

Poi il pensiero va a Davide Astori: "Certo, penso a Davide ogni giorno. E' una presenza fissa e quotidiana nella vita di tutte le persone che lo hanno conosciuto da vicino. Penso che anche lui mi abbia dato la forza per superare questo periodo. Noi giochiamo per lui, io porto al braccio la sua fascia e spero di poter tornare presto ad indossarla sul campo".

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