Le 48 ore di pausa che Pradè e Macia si sono presi dopo l’infornata di mercato dei giorni scorsi scadrà domani. Il che vuol dire semplicemente una cosa: la Fiorentina degli affari sta per rimettersi in moto. La missione, del resto, è sufficientemente chiara. Presto a Montella saranno consegnati un altro centrocampista e un nuovo attaccante. Poi ci si concentrerà sulle cessioni, con una rosa di candidati a fare la valigia composta da un paio di certezze (Vargas e Felipe) e due incognite (Cerci eLjajic).
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Per l’attacco Babel o Marilungo
Le alternative ai due
Detto questo, è ovvio, che l’innesto a destare maggiore curiosità è senza dubbio la punta che verrà. Nelle ultime ore, la candidatura di Babel dell’Hoffenheim, ha preso il largo sugli altri concorrenti. In Germania si afferma senza troppa cautela che la Fiorentina ha già presentato la sua offerta per arrivare all’attaccante. Due milioni al club tedesco e contratto triennale per il giocatore, per confezionare un blitz (l’ennesimo di questa estate) che ricorda molto da vicino quanto avvenuto con i vari Fernandez, Valero, Rodriguez e naturalmente Aquilani. Letta così, l’operazione Babel può andare a regime in tempi brevissimi, ma la Fiorentina prima di chiudere ha intenzione di valutare anche altre piste. Più lontani Floccari eBorriello, rimane, ma per questo tipo di affare servirà aspettare le mosse della controparte (la Juve) da tenere sotto controllo la posizione di Matri.
La società viola ha poi messo sotto osservazione un altro giocatore, Guido Marilungo, sotto contratto con l’Atalanta. L’attaccante potrebbe corrispondere alle esigenze della Fiorentina che ha bisogno di completare il reparto con un elemento che possa affiancare Jovetic, ovvero un giocatore di movimento, che partecipi alla manovra, con la propensione a finalizzare. Il tutto partendo da una posizione di «non titolare» e da utilizzare, quindi, a seconda delle scelte di Montella che insieme al 4-3-3, sembra intenzionato a ricorrere al 3-5-2 come soluzione tattica da impiegare nel corso della stagione.
Riccardo Galli - La Nazione
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