È bastata una telefonata di Luke Bongiorno per riaccendere la speranza Mondiale. Il ginocchio di Pepito sta meglio e dopo qualche giorno di quasi completo immobilismo, si è sgonfiato completamente. Il fido fisioterapista Luke così, ha chiamato Andrea Pastorello, manager di Giuseppe, per avvertirlo: «Il ginocchio sta meglio, se Steadman è disponibile, perché aspettare?», è stato il senso delle parole dell'australiano. Da lì è partito il tam tam, col procuratore che ha avvertito la Fiorentina e la società viola che si è subito detta entusiasta dell'opportunità di anticipare la visita, in un primo momento prevista per fine mese: «Faremo passare questo fine settimana, poi contatteremo Steadman — spiega lo stesso Pastorello — martedì sarà il giorno giusto per capire se il professore potrà visitare Pepito, io sono fiducioso che entro la fine della prossima settimana saremo in Colorado».
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Pepito a sorpresa
Rossi sta meglio (non sente dolore), per il compleanno… (COMMENTA)
Ovvio che con queste notizie, anche il morale di Rossi sia in netto rialzo. (...)
In questi giorni Rossi sta facendo fisioterapia nel laboratorio di Union Square, nel cuore di Manhattan a New York, la stessa struttura nella quale recuperò dalla rottura del legamento crociato. Il dolore fortunatamente non c'è. Pepito, nonostante la rottura (quella è già stata certificata) del legamento collaterale del ginocchio destro, ha sempre fatto a meno degli anti-dolorifici e questo gli ha consentito anche di abbozzare i primi esercizi con il fisioterapista Bongiorno. Nella sua testa però conta solo tornare a giocare. Pepito sogna di aiutare la Fiorentina in un finale di campionato coi fiocchi, per poi volare in Brasile («Deve solo restare tranquillo, lui lo sa quale il mio giudizio nei suoi confronti, sono disposto ad aspettarlo fino all'ultimo giorno utile», ha confessato Prandelli) a far gol con l'Italia: «Se il crociato ha retto potrà tornare in 2-3 mesi», ha aggiunto il medico della Nazionale Enrico Castellacci. Solo un'ipotesi, per ora.
Nell'entourage del giocatore vige la massima cautela. L'intento di tutti infatti è mantenere alto l'umore e la fiducia di Pepito, perché un terzo (eventuale) intervento allo stesso ginocchio sarebbe davvero difficile da mandar giù: per farlo sorridere tra l'altro, tra l'Italia e Newark, nel New Jersey, casa di Giuseppe, sta nascendo l'idea di una grande festa di compleanno, a cui far partecipare gli amici di sempre, la fidanzata Jenna, la famiglia intera e perché no, anche una delegazione viola. Pepito è nato il primo febbraio 1987, sabato prossimo compirà 27 anni. Fargli sentire l'affetto di Firenze potrebbe essere una gran bella medicina. Nel frattempo chiamerà Steadman e volerà a Vail (con lui ci sarà anche un medico della Fiorentina) per sottoporsi all'ennesima risonanza magnetica.
L'ultima prima di scoprire quanto dovrà attendere prima di tornare ad alzare le braccia al cielo e salutare papà Fernando.
Corriere Fiorentino
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