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Pasqual punta in alto: “Champions e Mondiale”

“Gomez sarà l’acquisto. Possiamo vendicare la finale del 1990″ (COMM)

Redazione VN

Il capitano della Fiorentina Manuel Pasqual racconta il suo 2013, l'attualità e il futuro nel corso di una lunga intervista al Corriere Fiorentino. Vi proponiamo i passaggi più interessanti del servizio di Ernesto Poesio:

Pasqual, si chiude con il Sassuolo. Una partita da vincere e basta.

«Assolutamente sì. Vogliamo concludere nel migliore dei modi questo 2013 visto che già ora siamo un punto avanti rispetto allo scorso campionato. Alla ripresa poi avremo Livorno e Torino, altre due partite da sfruttare per riagganciarci al treno Champions. Sappiamo che con questo ciclo di partite la classifica potrebbe migliorare ancora visto che nel frattempo ci saranno scontri diretti e partite importanti come il derby di Milano».

I numeri in effetti parlano per voi. Forse il più impressionante è il numero di vittorie in trasferta visto che potreste chiudere a 10, un risultato mai ottenuto dal ritorno in serie A. E pensare che fino a un anno e mezzo fa era il tallone d'Achille della Fiorentina.

«Abbiamo cambiato la mentalità, per noi è uguale giocare in casa o in trasferta. Dietro a questo c'è un grandissimo lavoro di tutti quanti, a partire dallo staff. Prepariamo al massimo i dettagli di ogni partita, con immagini e video che ci permettono di conoscere gli avversari, i loro punti deboli e forti. In base a queste annotazioni viene impostato l'allenamento».

Sempre a proposito di numeri. Lo scorso anno gennaio-febbraio è stato il momento più duro. Guardate con un po' di timore alla ripresa del campionato?

«L'anno scorso gennaio è stato un po' strano, però la squadra tranne che a Bologna ha sempre fatto bene. Stavolta proveremo a far meglio, siamo cresciuti. E poi qualche gara storta l'abbiamo già avuta. Speriamo di aver già dato...».

Invece c'è da augurarsi che la sua avventura in Azzurro sia a un nuovo punto di partenza con traguardo in Brasile...

«Nella sfortuna degli altri c'è stata la mia fortuna. Poi credo di essermi giocato bene quella chance, ma i miei Mondiali passano anche dalla stagione della Fiorentina».

E il rapporto con Prandelli?

«Ci siamo chiariti, mi ha spiegato che non era una questione personale. E ora posso sperare nel Brasile».

(...)

Poi Pasqual parla anche di qualche singolo:

Vargas: «È ripartito. Con l'avanzare dell'età si capiscono gli errori e si cerca di non commeterli più. Ha messo grande sacrificio e devozione nel lavoro. È cambiato in tutto».

Come sta Gomez? «Spero di verdelo in campo a gennaio. In questi mesi l'ho visto molto abbattuto perché non poteva dimostrare il suo valore. Ora è più sereno e ne sta uscendo anche se ancora non si allena con noi. Spero sia il nostro acquisto di gennaio».

Cuadrado: «Sta diventando un grande giocatore. Ha qualità tecniche molto importanti, il "problema" è che ha margini di miglioramento grandissimi. Credo che la società abbia già messo in preventivo che prima o poi qualcuno suonerà il campanello. Lui spacca le partite come fanno Robben o Ribery».

Pepito Rossi: «È tornato più forte di prima. E pensare che andava gestito per farlo rientrare gradualmente. Lui non si è mai tirato indietro e merita solo un grande applauso».

Torniamo all'attualità. La sfida con la Juve in Europa?

«Ciro Ferrara (l'uomo del sorteggio, ndr) con una mano ci ha dato e una ci ha tolto. Da una parte abbiamo pescato la più facile, l'Esbjerg, dove però farà un freddo disumano. Dall'altra trovare subito la Juve...»

Meglio ora o in finale?

«Meglio non incontrarla anche se sappiamo che possiamo vendicare quella finale del '90. Faremo di tutto per giocarcela alla pari».