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Parma, mettersi subito in regola per la “D”

Il tempo di piangersi addosso, anche volendo, proprio non si trova. Il Parma può ancora sopravvivere, sono molti gli esempi di squadre che hanno ricominciato dalla serie D. Quella che …

Redazione VN

Il tempo di piangersi addosso, anche volendo, proprio non si trova. Il Parma può ancora sopravvivere, sono molti gli esempi di squadre che hanno ricominciato dalla serie D. Quella che adesso, per i ducali, sarebbe indubbiamente il male minore. Ma non c'è un minuto da perdere, in questo senso. Bisogna rispettare la deadline del 30 giugno per mettersi in regola - ci vogliono 300mila euro - consentendo al Parma di ripartire dalla quarta serie. Domani sera si inizieranno a gettare le basi per dare vita a una nuova cordata.

ANCORA SEI GIORNI - L'importante è mettere gente seria al timone del Parma, nel suo progetto di salvataggio. Meno di una settimana per sistemare i conti - serve, appunto, la fidejussione - e iscriversi così entro il 10 luglio. Domani intorno all'ora di cena è in scaletta la riunione degli industriali: l'obiettivo è che il calcio a Parma non chiuda i battenti, tredici mesi dopo aver addirittura ottenuto sul campo una qualificazione all'Europa League. Ci sarebbero questi nuovi ingressi, ma credibile è anche l'ipotesi che riporta a Piazza e Corrado. Non è un mistero che l'interesse per il Parma fosse vincolato a una serie D nel prossimo campionato. Quindi il colpo di scena rimane dietro l'angolo, anche da parte di chi si è ritirato proprio sul più bello. Corrado lavora sottotraccia alla ricostruzione del Parma da alcuni mesi, mentre da aprile gli imprenditori locali hanno deciso di darsi da fare. Vincendo l'iniziale scetticismo del tifo parmense. Dalle parole ai fatti, il passo dev'essere breve. In particolare ora che si avvicina una nuova scadenza. L'eventuale ripescaggio in Lega Pro sarà da mettere sul banco tra un mesetto, ma rientra nei voli pindarici che a Parma non ci si può permettere.

SALUTI FINALI - Ghezzal, Coda e Lucarelli (che ringrazia, uno per uno, tutti i dipendenti del club) hanno affidato a Twitter il loro pensiero di commiato. Tra le reazioni dei giocatori del Parma, nel day-after, c'è da registrare anche quella di Antonio Mirante. «Le colpe principali sono di Ghirardi e Leonardi che gestivano la società», ha spiegato il portiere, intervistato da Radio Marte. «Non so quanto tempo ci vorrà per accantonare la delusione: tra un paio di giorni deciderò il mio futuro, visto che sono svincolato, insieme al mio procuratore». Anche molti ex gialloblu, a cominciare da Gigi Buffon, si sono fatti sentire sui social network.

Il Corriere dello Sport