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Paperoni e mister X: quante bufale

Ecco alcune delle cordate che in passato sono state accostate all'acquisto della Fiorentina

Redazione VN

"Cordate, imprenditori e professionisti di qualunque campo e settore. Ma tutti con un unico e ben preciso scopo: entrare in scena quando il piatto è ricco, indipendentemente dall’epilogo della questione. E la questione, nell’estate del 2002 era particolarmente succulenta: l’acquisto della Fiorentina che stava naufragando. Gli occhi puntati di una tifoseria con il fiato sospeso, pronta a portare in trionfo il salvatore. Tra un fax della Banca Nomura e gli sguardi preoccupati di Enrico Fazzini, all’epoca curatore fallimentare, attorno al capezzale viola presero la scena una serie di personaggi, anche con biglietti da visita di un certo tipo. Uno di questi Joeri Van den Herik, figlio del proprietario del Feyenoord che alla testa di una non meglio precisata cordata – ecco la prima – era disposto a prendere la Fiorentina scevra di debiti. Ipotesi ovviamente irrealizzabile considerato il baratro in cui stava cadendo Cecchi Gori. «Voglio occuparmi di affari – disse all’epoca –, di trovare le condizioni perché la Fiorentina possa andare avanti senza dover ricorrere ad interventi straordinari da parte della proprietà. Per me esistono le possibilità per realizzare tutto questo, anche se sono sinceramente dispiaciuto per l’amarezza dei tifosi del resto più che comprensibile». Un sognatore, insomma. Più determinata e forse più concreta la cordata (seconda) guidata dall’allora portavoce Shahram Tootoonchi, figlio del famoso ex (tele)venditore di tappeti. Gruppo composto, tra gli altri, da Roberto Mezzaroma, già socio di Sensi nella Roma. Con lui anche Gianni Montano, costruttore edile monegasco, e Giuseppe Rossi, finanziere e membro del Consiglio grande generale della Repubblica di San Marino.

"(l'articolo integrale su La Nazione in edicola)

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