Sul Corriere Fiorentino si racconta "l'estate d'azzardo" di Pantaleo Corvino, che cercando un compromesso tra le richieste di Sousa e le direttive della società, ha mostrato una veste inusuale. Anche le "corvinate" hanno assunto un altro significato: non più investimenti anche importanti sui migliori talenti (Jovetic, Ljajic, Nastasic, Felipe Melo) per poi lasciare in dote alla società "assegni circolari", ma vere e proprie scommesse la cui unica garanzia sembra essere proprio il giudizio dello stesso direttore generale. "Mi fido" ha detto più volte Paulo Sousa per dimostrare compattezza. Ma - scrive Ernesto Poesio - la Fiorentina dovrà stare attenta a non far diventare tutto questo un facile alibi come accadde lo scorso gennaio, quando il mancato arrivo di un rinforzo in difesa ha potuto giustificare un rendimento tanto insufficiente da parte dell'allenatore e della sua squadra.
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Pantaleo, un’estate di azzardo
I passaggi più significativi del commento di Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino
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