Chiuso il Cda, ribadita la disponibilità del budget da parte dei Della Valle, dettati i tempi dal presidente Cognigni, ora - scrive La Nazione - il peso dell’estate della Fiorentina passa sulle spalle di Corvino e del ds Freitas. Il primo colpo? E’ atteso in una decina di giorni, ovvero entro la fine del mese, ma volendo rileggere per un’ultima volta il verbale con cui si è chiuso il Cda di venerdì spicca sopratutto un messaggio: la parola Champions è rimasta fuori dalla sala riunioni della società viola. Scelta giusta, giustissima, questa, visto che nelle ultime stagioni la promessa, il sogno o semplicemente la voglia di mettere questo traguardo nel mirino si sono esauriti in un nulla di fatto. Se Champions (ovvero dal terzo posto in avanti) dovrà essere la Fiorentina lo scoprirà, lo vivrà e – perché no – se lo godrà nel corso e soprattutto alla fine della stagione.
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Obiettivi stagionali, vietato citare la Champions
"La parola Champions è rimasta fuori dalla sala riunioni della società viola. Scelta giusta, questa, visto che nelle ultime stagioni la promessa, il sogno o semplicemente la voglia di mettere questo traguardo nel mirino si sono esauriti in un...
Gli obiettivi, quelli veri, quelli appunto che sono stati alla base della pianficazione sancita dal Cda sono altri.La riconquista (nella classifica finale) di un posto in Europa (League) e il cammino – più lungo possibile – nella competizione internazionale che inizerà a settembre. Ok, vincere sarebbe e sarà il massimo, ma la Fiorentina vuole prendere in considerazione che il risultato minimo (e giusto) sia quello di raggiungere almeno la semifinale. Fermarsi prima? No, la squadra che la società consegnerà a Sousa avrà le caratteristiche giuste per puntare a questo tipo di obiettivo. Uscire prima dall’Europa sarebbe considerato un mezzo passo falso.
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