La tanto attesa svolta potrebbe davvero arrivare a breve. E l’estate della ricostruzione, sul campo, potrebbe diventare anche quella della prima pietra (almeno sulla carta) del nuovo stadio.
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Nuovo stadio, il modello è Bordeaux
La Fiorentina stringe i tempi per il progetto. E al Franchi arrivano altri quattro sky box
Va avanti, la Fiorentina, con il proprio progetto in attesa che la situazione relativa all’area Mercafir diventi più chiara. Magari, negli ultimi tempi, il club si è mosso più fari spenti, ma una parte delle proprie risorse, anche economiche, nei prossimi mesi saranno impegnate non solo sulla squadra e sul campo ma anche sulla progettazione del nuovo stadio. Le scorse settimane poi, il club ha individuato nel nuovo stadio del Bordeaux costruito in previsione dei prossimi Europei e inaugurato due settimane fa, un modello da tenere in grande considerazione. Disegno avveniristico, massima attenzione all’ambiente (la struttura esterna ricorda le foreste che si trovano nei dintorni) l’impianto progettato dagli architetti svizzeri Herzog & de Meuron — già «padri» dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera e del «Nido di Uccello» di Pechino — è solo l’ultimo degli stadi di ultima generazione che la serie A e i tifosi italiani saranno costretti a guardare con una buona dose di invidia.
A Firenze però, almeno questo è ciò che spera la Fiorentina, un impianto simile potrebbe diventare realtà, anche se con una capienza leggermente inferiore ai 42 mila posti di Bordeaux. Non di molto però, perché a differenza di quanto emerso in passato, la società sta pensando a uno stadio che si avvicini alla soglia dei 40 mila e che consenta così di poter entrare, in futuro, nel lotto delle città che possono aspirare a un’eventuale finale di europea. Idee e modelli, insomma, gli spunti in casa viola non mancano in attesa che la situazione all’area Mercafir si sblocchi. Il club aspetta solo questo per poter accelerare su una questione che continua a ritenere di primaria importanza.
Nell’attesa la Fiorentina è comunque intenzionata a portare avanti i lavori di ammodernamento dello stadio Franchi che nelle ultime stagioni hanno comunque cambiato il volto all’impianto di viale Fanti. Dopo l’esperimento (riuscito) dell’abbattimento delle barriere sia in Maratona che, soprattutto, in Tribuna dove la distanza dagli spalti al campo è veramente minima, adesso potrebbe essere il turno delle due curve che, fino ad oggi, sono i settori rimasti più esclusi dai lavori voluti dalla società (lo scorso anno comunque furono tolte le reti di contenimento).
Ma non solo. Anche gli Sky Box che sono stati inaugurati in questa stagione hanno riscosso successo tanto che il club ha ottenuto il benestare alla costruzione di altri quattro che cambieranno ancora il volto del Franchi. Un’altra estate di lavori dunque, la Fiorentina ha intenzione di continuare a sfruttare al massimo l’impianto in attesa di poterne costruire uno di proprietà. La vera arma in più per quel salto in avanti necessario per competere con le grandi d’Europa.
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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