Altri passaggi dell'intervista di Norberto Neto, portiere della Fiorentina, a La Nazione:
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Neto: “La sconfitta con la Juve rimarrà indelebile”
Altri passaggi dell’intervista di Norberto Neto, portiere della Fiorentina, a La Nazione: Si dice che vincere a Firenze dia più gusto e il 3 maggio c’è la finale di …
Si dice che vincere a Firenze dia più gusto e il 3 maggio c’è la finale di coppa Italia.
«E’ bello sapere che puoi disputare una finale e magari vincere una coppa. Però penso a una partita alla volta e domenica c’è n’è una importante e non possiamo sbagliare: sempre concentrati fino alla finale, dove dovremo provare a vincere per entrare nella storia di questa società».
A proposito di coppa, quanta rabbia c’è ad essere usciti dall’Europa League contro la Juventus?
«Ci sono sconfitte e vittorie che rimangono per tutta la carriera. E quella con la Juve mi accompagnerà per sempre, soprattutto per come è nata. Abbiamo fatto un’ottima gara all’andata e siamo usciti per un episodio. Il calcio è così».
Cosa manca alla Fiorentina per essere al livello dei bianconeri?
«Non mi piace cercare scuse, ma quest’anno abbiamo inizato bene poi gli infortuni ci hanno penalizzato. Quello che è successo ha indubbiamente influito».
L’attaccante che la mette più in difficoltà?
«Non solo attaccanti, ma anche difensori e centrocampisti (ride, ndr). Uno c’è ed è Pepito Rossi. E’ terribile come riesce a mettere la palla all’incrocio dei pali. Gli piace rimanere dopo l’allenamento e fare i tiri: pazzesco».
Per chiudere, ci racconta la sua preghiera prima della partita?
«Ho una famiglia molto religiosa. I miei genitori e la mia nonna mi ripetono di chiedere la protezione a Dio e io lo faccio ogni partita. E lo ringrazio per essere lì, in porta, dove magari tante persone vorrebbero essere. Sono fortunato».
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