"Dice che il suo modello è Icardi e per come in area svolazza sul crinale del lecito assomiglia a Inzaghi, è infatti ossessivo il rapporto di Simeone junior con la linea del fuorigioco: questione di centimetri, a volte meno, lui è lì che azzanna. E magari - scrive La Nazione - segna. Dodici volte nel suo primo campionato in Italia, quando ha preso il posto a Pavoletti (a gennaio poi finito al Napoli), due reti rifilate anche a Buffon quando la Juve fu sconfitta a Marassi. Poi il declino della squadra, la lunga crisi, l’addio e il ritorno di Juric che lo aveva convinto a trasferirsi a Genova dal River Plate, la B sfiorata. Pochi palloni giocabili anche per Simeone, e boom in classifica marcatori un po’ normalizzato. Restano comunque 12 gol segnati a poco più di venti anni dopo il primo, mai facile anno in Italia, e restano insieme alla certezza che Simeone sarà venduto dal Genoa, che deve ripulire il bilancio in vista del passaggio proprietario. Simeone in vendita, ma non alle cifre che ad un certo punto Preziosi aveva sognato (dai 25 ai 30 milioni) grazie a un’asta virtuale che poi ha visto diminuire le squadre concorrenti. Che si sono ridotte a due, Fiorentina e Torino.
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Nazione: Simeone, il piccolo Inzaghi che serve a Pioli
Simeone si ispira a Icardi, ma è letale in area soprattutto giocando sui centimetri del fuorigioco. Profilo ideale per il gioco che ha in mente l’allenatore viola
"I viola sono in vantaggio da maggio, da quando cioè Corvino telefonò per acquisire la priorità, e conservano la ragionevole certezza di poter chiudere la trattativa in ogni momento avendo ottenuto il sì del giocatore. Corvino sta giocando la partita sui tempi imposti dal mancato sbarco di Kalinic al Milan, o comunque altrove, in cambio dei milioni stabiliti dalla società viola: 30 cash o al massimo con una contropartita tecnica funzionale alle esigenze di Pioli (Niang o Paletta erano stati individuati nel caso del Milan). Simeone – valutato dal Genoa 20 milioni, ma Corvino punta a uno sconto – ha un profilo graditissimo a Pioli, che ha in mente un gioco basato sugli inserimenti degli esterni alti fra le linee per cercare (anche) scambi con la punta centrale: in questo Simeone se la cava benissimo e con Chiesa e Saponara (più un esterno che arriverà, si suppone molto tecnico) è considerato il centravanti giusto anche per sfruttare i passaggi negli spazi stretti.
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