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La Nazione: La verità su El Hamdaoui

Il rapporto col mister, i limiti, le possibilità di giocare col Milan (COMM.)

Redazione VN

Angelo Giorgetti su La Nazione si concentra su Mounir El Hamdaoui, ormai da diverse settimane palesemente ai margini delle scelte di Montella. Ma fra i due non ci sarebbero mai stati problemi personali, stando all'articolo in questione. Ve ne proponiamo uno stralcio:

Fra El Hamdaoui e Montella non ci sono mai stati problemi, anzi il rapporto è buono, scorre liscio, a volte allegro e altre monotono, soprattutto quando l’allenatore legge alla squadra i nomi di chi gioca: Mounir non c’è mai, ultima mini presenza il 17 febbraio, un quarto d’ora nel finale quando la Fiorentina stava vincendo 4-0 contro l’Inter. Mounir è stato lasciato fuori per una scelta assolutamente tecnica, cioè perché Montella ha individuato giocatori più funzionali di lui al modulo di gioco e allo spirito della squadra. Mounir in questo senso è considerato una ditta individuale, un proprietario di se stesso all’interno di una cooperativa sociale, una squadra che si muove come se un filo la unisse negli spostamenti. A parte, ovviamente, il magnifico egoista: uno che può fare venti metri palla al piede, saltando gli avversari e tirando in porta, ma senza partecipare alla rappresentazione consociata del calcio inseguito da Montella. El Hamdaoui ha perciò pagato la sua diversità tecnica e tattica. (...) Ora però è arrivato il momento di adeguare il concetto, calibrarlo alla necessità di vincere contro il Milan: ci vuole uno che segni. El Hamdaoui è tornato in corsa e domenica si gioca il posto da centravanti con Toni, avendo Larrondo lasciato pochissime tracce a Cagliari. (...)

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