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Nazione: La prima domenica felice del 2013

Due gol al Parma e fine di un incubo. Se sia uno scherzo di Carnevale o una primavera anticipata lo capiremo più avanti, ma intanto la Fiorentina dopo un mese …

Redazione VN

Due gol al Parma e fine di un incubo. Se sia uno scherzo di Carnevale o una primavera anticipata lo capiremo più avanti, ma intanto la Fiorentina dopo un mese di torpore riscopre il dolce tepore di tante piccole, grandi vittorie arrivate tutte insieme: quella sul Parma, quella trasversale su Inter e Lazio che stramazzano a Siena e a Genova, il ritorno al gol di Jovetic, Viviano di nuovo padrone di se stesso e della porta che sognava da bambino. La prima domenica felice del 2013, dove ogni cosa torna a girare per il verso giusto. Eppure la bella addormentata non rinuncia ai suoi paradossi neppure nel momento del risveglio. Perchè dai tempi dell’eliminazione in coppa Italia per mano della Roma, non aveva mai concesso tante occasioni come quelle lasciate ieri alla squadra di Donadoni nel primo tempo: occasioni vere, pericolose, non bruscolini. E durante quella frazione di gara ci son stati momenti in cui ha giocato forse peggio rispetto alle cinque sfide infernali di gennaio. (...)

Questo non significa che il peggio sia alle spalle, per esserne sicuri servono conferme importanti e un febbraio alle prese con Juve, Inter e Bologna rappresenta il test migliore per averle, lo snodo cruciale della stagione visto che le concorrenti nella corsa europea a primavera saranno impegnate anche su altri fronti. Nel frattempo la vittoria di ieri è arrivata sì non solo perchè le casualità hanno invertito la rotta, ma anche perchè sono cambiate più cose, e più importanti. di quanto l’allenatore non volesse far credere.  (...) Ed è cambiato il centrocampo con il rientro di Pizarro, il miglior regista d’Italia, l’unico centrocampista viola capace di rigenerare all’istante la pellicola del film che aveva incantato il campionato fino a un mese fa. Con lui la bella Viola non passa il tempo guardandosi allo specchio, diventa anche cinica e concreta. E vincere è più facile.

Laura Alari - La Nazione