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Nazione: e il Senegal fa festa a Firenze per Babacar

Sta accendendo di orgoglio i cuori dei tifosi viola, figuriamoci quelli di chi condivide con lui, oltre alla passione per la Fiorentina, anche l’origine senegalese. Mercoledì, i tanti tifosi originari …

Redazione VN

Sta accendendo di orgoglio i cuori dei tifosi viola, figuriamoci quelli di chi condivide con lui, oltre alla passione per la Fiorentina, anche l'origine senegalese. Mercoledì, i tanti tifosi originari del Senegal che vivono a Firenze o che, pur abitando altrove, tifano viola, sono stati incollati alla tv e continuano ancora a esultare per i due gol segnati da Babacar. Anche perché l'attaccante viola è da sempre un esponente attivo della comunità. «A Firenze esiste una squadra senegalese spiega Petit Dieye, uno dei membri della squadra che partecipa ogni anno al torneo multiculturale cittadino. La domenica ci troviamo alle Cascine per giocare e Babacar, quando è libero, passa a salutare e si trattiene un po' con noi. È anche sempre pronto ad aiutare la comunità, come ha fatto con le famiglie delle vittime della sparatoria in piazza Dalmazia». Dalle partite domenicali alle Cascine, ai supporter più istituzionali: Babacar sembra mettere d'accordo proprio tutti. Non fa eccezione il console onorario del Senegal a Firenze, Eraldo Stefani, che nei giorni scorsi ha incontrato il padre del campione.

«A suo tempo ho conosciuto anche Babacar spiega mentre recentemente ho parlato con il padre, che era venuto a Firenze. Lui, come molti senegalesi, è convinto che il figlio riservi ancora moltissime sorprese e che abbia tante potenzialità. È un atleta che ha le carte in regola per crescere e la sua figura è importante anche nei rapporti culturali fra i Paesi». «Sono una grande tifosa viola e sono felicissima continua Diye Ndiaye, presidente dell'Associazione dei Senegalesi di Firenze e Circondario, presidente della Federazione delle Associazioni Senegalesi in Italia e assessore a Scandicci Babacar è un punto di riferimento per tanti giovani della nostra comunità uniti dalla grande passione per il calcio».

«È un grande campione e un esempio vero d'integrazione continua Pape Diaw, fino a poco tempo fa portavoce della comunità senegalese fiorentina . Aiuta i senegalese di seconda generazione ad avere fiducia nel futuro e gli italiani a superare gli ultimi pregiudizi». «Siamo davvero orgogliosi del suo successo continua Mamadou Sall, segretario dell'Associazione senegalesi di Firenze e la domenica, quando ci troviamo al centro musulmano, preghiamo perché segni e perché vinca la Fiorentina». E chissà che presto non nasca anche un Viola Club per i supporter senegalesi.

La Nazione