Su La Nazione si parla dei giocatori che potrebbero rimpiazzare Nikola Kalinic alla Fiorentina in caso di partenza del croato.
stampa
Nazione: da Destro a Simeone, ecco i nomi per il dopo Kalinic
Quattro idee sotto la lente d'ingrandimento della Fiorentina nel caso si arrivasse all'addio del croato
Un nome già sufficientemente rimbalzato è quello di Mattia Destro, classe 1991, sotto contratto con il Bologna fino al giugno del 2020. Fra le ragioni che potrebbero portare la punta nell’orbita della Fiorentina c’è senza dubbio il rapporto (e la grande stima) che lega Destro a Corvino. La controindicazione? Destro è un giocatore che almeno in questi ultimi tempi non sembra garanzia di un pacchetto di gol così importante per programmare su di lui un maxi-investimento.
Discorso simile per Leonardo Pavoletti, classe 1988, voluto a tutti costi dal Napoli ma coperto, copertissimo (in azzurro) da una concorrenza da brividi. Il vantaggio per i viola può essere la possibilità di dargli di nuovo spazio e di permettergli una continuità di gioco. Il problema? Il Napoli lo ha pagato appena qualche mese fa 18 milioni di euro e difficilmente lo… regalerà. La formula giusta è il prestito (magari biennale) con un riscatto prefissato ma da monetizzare lontano nel tempo. Pavoletti ha in tasca un contratto in scadenza nel 2021.
Per il dopo Kalinic si è parlato anche di Ilija Nestorovski, classe 1990, del Palermo. Complice lo scivolone in serie B della formazione siciliana, il suo prezzo, già in estate, dovrebbe essere considerato abbordabile. Non solo. Anche le pretese economiche del giocatore (contratto con il Palermo fino al 2019) sono ampiamente entro il budegt viola, ma la concorrenza di altri club (piace a Sampdoria, Udinese e Milan) può giocare a sfavore della Fiorentina nel caso su Nestorovski si aprisse un’asta al rialzo. Infine Giovanni Simeone, giovanissimo (classe 1995), punta del Genoa e legato alla società di Preziosi fino al 2021. L’ottima prima parte di questa stagione ha fatto lievitare il valore della punta. Situazione, questa, per fortuna dei viola (o di chi per loro) ridimensionata con il calo di prestazioni accusato da Simeone da qualche mese a questa parte. La Fiorentina sembra averci fatto davvero un pensierino, anche se quando il patron del Genoa fiuta l’affare (vedi come si è chiuso l’affare Pavoletti con il Napoli) sono guai. Prima conseguenza? Buona parte del tesoro incassato con l’eventuale addio di Kalinic rischierebbe di dover essere girato al Genoa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA