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Mutu: “Farò l’allenatore. Prenderò esempio dal migliore che ho avuto, Prandelli”. E sul 3-3 col Genoa…

Le parole di Adrian Mutu sul suo futuro e sul passato in viola: "Quello sì che era un grande gruppo"

Redazione VN

Su Viola Week, il settimanale de La Nazione dedicato alla Fiorentina, troviamo una lunga intervista ad Adrian Mutu, che tra i temi toccati analizza anche il suo futuro. Con una scelta ben precisa: "Ho deciso di fare l’allenatore. È il mio prossimo obiettivo. Prenderò esempio da Prandelli. Mi piacerebbe un giorno diventare come lui, partendo dalla gavetta, dai giovani, dai ragazzi".

"Con Cesare siamo stati anche a cena assieme in questi giorni fiorentini, non potevamo non farlo. Spero che ritorni presto su una grande panchina, perché è un allenatore vero e un uomo vero. Di mister ne ho avuti tanti, molti bravissimi. Ma nessuno come lui.

La mia Fiorentina? Quello era un vero spogliatoio. Anche rivedendosi oggi, dopo molti anni, si capiscono tante cose. Lo stesso feeling, la stessa voglia di stare assieme. Per la festa dei 90 anni ho avuto questa conferma, che quella squadra era speciale. Partire con quella penalizzazione e finire al quarto posto è stata una impresa. Oggi di quei momenti rimangono tante fotografie, tanti ricordi.

Il 3-3 col Genoa? Fu un grande pomeriggio. Perdevamo, ci stavano prendendo a schiaffi. Era una partita praticamente buttata via. Poi quel secondo tempo, quella reazione, la voglia di crederci fino alla fine. Per me fu una partita magica. Pensate che Prandelli alla fine della gara mi disse che era stata una delle partite più brutte che avevo giocato. Lui era così, mi stimolava sempre, anche quando giocavo bene. Ma con quel punto andammo in Champions e coronammo una rincorsa straordinaria".

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