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Montella punge la squadra, vuole più cattiveria

Finali di partita troppo “morbidi” secondo il tecnico viola. Le scelte in vista di Torino

Redazione VN

Ha parlato alla squadra, ha chiesto maggiore intensità soprattutto negli ultimi venti minuti di gioco. Vincenzo Montella ha la testa a Torino, ma non dimentica le ultime gare casalinghe dove i viola hanno costruito abbastanza ma finalizzato pochissimo.

Già, ma come affrontare il Torino? Probabilmente con il modulo 3-5-2, con l’inserimento di uno tra Basanta e Richards in difesa, con il ritorno di Pasqual, con la fiducia incondizionata nei confronti di Babacar. Uno che, una volta messo dentro, deve trovare un po' di continuità nelle prestazioni. A meno che Montella non decida di affidarsi a Ilicic falso nueve. Un Ilicic che potrebbe giocare anche accanto al senegalese. Perchè Bernardeschi, le poche volte che è entrato in campionato non ha mai determinato, perchè Joaquin non sembra decisivo, perchè Marin potrebbe essere convocato ma ancora non è pronto.

E poi c'è Cuadrado, sempre in campo fino ad oggi e probabilmente già in debito d’ossigeno: provare ancora con lui o dargli un turno di riposo? Montella pensa a tutto questo, con la sensazione che in un momento del genere, senza Rossi e Gomez, il colombiano sia indispensabile anche a mezzo servizio. Pizarro potrebbe essere recuperato, ecco che a centrocampo le possibilità non mancano con il cileno, Borja Valero, Aquilani, Mati Fernandez, Kurtic e Badelj. Non nominiamo Brillante, ormai davvero ai margini dopo l’erroraccio dell’Olimpico. Ieri la squadra viola ha svolto una seduta pomeridiana, lavorando sulla tattica e sugli schemi. Vargas ancora a parte, difficilmente ce la farà per la trasferta in Piemonte. Oggi la seduta di rifinitura con parola a Montella che tornerà a parlare davanti ai giornalisti. Pizarro, invece, sta meglio.

La Nazione