Le prove tecniche per diventare una grande la Fiorentina, almeno sul piano del gioco, le ha superate anche contro l’Inter.
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Montella psicologo vincente
L’obiettivo è evitare i cali di tensione (COMMENTA)
«L’unica cosa che non torna alla fine di questa partita — è stato il commento di Montella — è il risultato». Ovvero il 2-1 in favore dei nerazzurri.
Il resto, però, è stato ok. Mentalità, aggressività, capacità di mettere in affanno un avversario di primissima fascia. Il tutto per oltre un’ora di gioco. Poi, e questo Montella non lo ha tirato fuori nel dopogara ma se lo è appuntato con attenzione, ci sono state un paio di situazioni sulle quali si dovrà lavorare. Con l’obiettivo appunto, di sdoganare definitivamente la squadra viola nel ristretto clan delle migliori del campionato.
Un calo della condizione fisica e probilmente anche un allentamento della concentrazione (dopo le apparenti sicurezze del vantaggio firmato da Rossi) sono i punti sui quali Montella rifletterà e farà riflettere i giocatori. (...)
Ambrosini, Borja Valero e anche il pacchetto difensivo, ad esempio, con lo scorrere dei minuti, a San Siro hanno accusato quel calo di tensione che di fatto ha spento la luce del gioco della Fiorentina e aiutato l’Inter a tornare in sella e a ribaltare il risultato.
Montella anche ieri sera ha parlato con i suoi giocator, ha rivisto tutti i dati positivi messi in evidenza nella partita di Milano, ma non ha potuto non sottolineare che quanto accaduto nell’ultima parte del match non dovrà essere ripetuto. Specie in partite che potrebbero assomigliare a quella con l’Inter come la prossima trasferta a casa della Lazio o lo scontro diretto con la Juventus, al ’Franchi’ a metà ottobre.
La Nazione
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