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Montella pranza con Della Valle: addio servito?

Non è un appuntamento stile mezzogiorno di fuoco. Con pistolettate garantite. Ma il pranzo in programma oggi tra Andrea Della Valle, il presidente Cognigni e Vincenzo Montella (potrebbe esserci, collegato …

Redazione VN

Non è un appuntamento stile mezzogiorno di fuoco. Con pistolettate garantite. Ma il pranzo in programma oggi tra Andrea Della Valle, il presidente Cognigni e Vincenzo Montella (potrebbe esserci, collegato telefonicamente, anche Diego Della Valle) è comunque un passaggio complicato. Lo strappo del tecnico è stato netto. L’Aeroplanino ha poca voglia di restare a Firenze e lo ha fatto capire nelle ultime conferenze stampa. I motivi della sua amarezza? Non si è sentito protetto dalla proprietà nei momenti delicati della stagione (le sconfitte nelle due semifinali di Coppa) e non ha avuto garanzie sugli investimenti. Montella pretende tre giocatori importanti per dare l’assalto alla zona Champions. La Fiorentina non può andare oltre i 10-15 milioni. Ma anche dall’altra parte del tavolo ci sarà grande amarezza. Andrea Della Valle si è sentito trascinare sul banco degli imputati dal suo allenatore. Senza una valida motivazione. La proprietà non ha mai contestato il lavoro del tecnico e non ha intenzione di fare passi indietro sul progetto viola. Lo dimostrano le ultime mosse: l’allungamento del contratto di Babacar, la volontà sempre più forte di costruire la cittadella viola e il lavoro fatto per far crescere il marchio a livello internazionale. Tutto questo nel rispetto di precisi parametri economici. Nel dicembre scorso gli azionisti di maggioranza hanno dovuto immettere denaro fresco (più di 10 milioni di euro) per mettere a posto i conti. Una situazione eccezionale che non può diventare un’abitudine.

TEMPISTICHE Con queste premesse l’incontro parte in salita. Andrea Della Valle è rimasto sorpreso, anzi deluso, dal fatto che Montella abbia negato l’esistenza di una clausola rescissoria nel suo contratto. La clausola c’è ed è di 5 milioni. E gli azionisti viola la faranno scattare se il tecnico si accorderà con il Milan o un’altra società. Perché il tecnico ha provato a negare l’evidenza? I Della Valle hanno maturato la convinzione che Montella se ne voglia andare. E, fatta salva la conferma della clausola, con queste premesse non hanno voglia di trattenerlo. Se dopo il pranzo al centro sportivo le due parti troveranno un accordo (in positivo o in negativo) allora Della Valle e Montella nel pomeriggio si presenteranno insieme in conferenza stampa per comunicare la decisione. Se ci sarà bisogno di più tempo, presidente e allenatore si rivedranno il 3 giugno forse a Milano. Non sono più del 20% le possibilità che l’Aeroplanino resti in viola. E non è ancora tempo di parlare di eventuali sostituti, anche se vive il sogno Spalletti. Oggi l’unica partita che si gioca è stabilire il futuro di Montella. Ed è una gara estremamente complicata.

Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport