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Montella: “Noi e il Milan non abbiamo niente in comune”

Qualche altra dichiarazioni di Vincenzo Montella nel corso dell’intervista al Corriere della Sera:   Prima la Roma, poi il Catania, adesso Firenze. Quanto è cambiato Montella? «Più che cambiato sono …

Redazione VN

Qualche altra dichiarazioni di Vincenzo Montella nel corso dell'intervista al Corriere della Sera:

Prima la Roma, poi il Catania, adesso Firenze. Quanto è cambiato Montella?

«Più che cambiato sono cresciuto e mi sento più sicuro, ma è normale che sia così. Però, sin dall'inizio, avevo chiaro in testa cosa volevo: cioè essere propositivo».

Gli anni da calciatore l'hanno aiutata?

«In parte, perché certe situazioni le conosci. Ma può anche essere vero il contrario. Chi non ha giocato, sicuramente ha studiato tantissimo».

In Italia si parla spesso di allenatore-manager, all'inglese, ma in realtà non esiste. Lei che ne pensa?

«Che un tecnico deve fare stare sul campo e basta. Però in base a obiettivi e scelte condivise».

Che ne pensa del razzismo? Balotelli ha detto che la prossima volta se ne va.

«E se fosse proprio quello che vogliono i protagonisti di certi cori? Qualcosa va fatto, ma non è facile trovare la soluzione. E poi il razzismo non è solo verso chi ha la pelle nera, anche se ormai solo di quello si parla».

E del fair play finanziario di Platini che idea si è fatto?

«Credo che se un presidente ha voglia di investire soldi propri gli vada lasciato fare. L'importante è che i bilanci siano sani».

La Juve ha vinto lo scudetto meritatamente...

«È la più forte e ha la mentalità della grande squadra. Quest'anno ha fatto meglio dell'anno scorso nonostante la Champions. A Conte faccio i complimenti».

E il suo rivale Allegri?

«È stato bravissimo a risollevare il Milan. Noi e loro abbiamo poco in comune. I rossoneri sono stati capaci di una grande rimonta, noi più o meno siamo sempre andati allo stesso ritmo. Meriteremmo la Champions entrambe, però solo una ci andrà».