Sorridere fa bene. E infatti Vincenzo lo sa, anche se gli rimproverano sempre di avere una sola espressione in panchina, come se agitarsi o recitare dimostrassero che uno è un allenatore migliore. Ma Montella il sorriso lo conosce bene. Un sorriso svelto, timido. Che dura un soffio. Come quello tirato fuori qualche giorno fa, quando, alla presentazione dello sponsor Volkswagen, qualcuno gli ha chiesto di parlare della formazione e lui ha guardato il manichino che indossava la maglia con il logo e l’ha buttata lì: «Magari convoco lui... se non l’hanno preso già rotto». Ironia. Non male. Un modo per sdrammatizzare questo inizio stagione un po’ troppo nevrotico a cui la Fiorentina (la sua) non era certo abituata.
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Montella e la svolta del sorriso: “Se vi viene di tirare da fuori, fatelo”
La frase pronunciata dal tecnico viola e le riflessioni di Benedetto Ferrara su Repubblica
Infortuni eccellenti, sfortuna, giocatori non al top: l’allenatore ha ricominciato in mezzo a critiche spesso un po’ acide a cui lui ha risposto sia con mezze battute sia con parole dure, più che altro per difendere i suoi giocatori. Un dovere di ogni allenatore che si rispetti, quando vede che la sua squadra lavora seriamente e in campo non si risparmia. (...)
Ma uno dei dettagli vincenti di una domenica sera di gol e felicità sta proprio in una frase di Montella, stavolta non distribuita in sala stampa ma ai suoi giocatori in allenamento. Molte pressioni, forse qualche eccesso di paura. Quindi: «Non dovete aver timore di sbagliare. Se vi viene naturale prendete e tirate da fuori. Meglio rischiare di fallire che trattenersi quando senti che puoi fare gol». Qualcuno deve averlo ascoltato. Già.
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