Mondiali: in Qatar si giocherà d’inverno

«Giocare il mondiale di calcio in Qatar d’estate è impossibile, per via delle temperature eccessivamente elevate per un torneo di quel livello». Non è Massimo Catalano, l’indimenticato musicista-cabarettista di «Quelli della notte» profeta delle ovvietà spicciole, a parlare così. Ma è solo il frutto di un documento stilato da ben 54 paesi, in pratica tutti i membri dell’Uefa, la federazione europea di calcio, i quali si sono detti d’accordo nel cercare un periodo alternativo per il campionato del 2022. Ma per arrivare alla decisione definitiva, bisognerà ancora attendere. È stato deciso che sarà una riunione della Fifa, la federazione mondiale, che si terrà all’inizio di ottobre a Zurigo, a comunicare la data precisa dei Mondiali. Insomma l’Uefa delega tutto alla Fifa, dopo che il suo presidente di quest’ultima (Blatter), aveva già fatto sapere che quel Mondialenon si sarebbe mai giocato in estate.

È stato, quindi, un gioco delle parti quello che i delegati dell’Uefa hanno fatto ieri. Perché tutti o, comunque, quelli che decidono le sorti del calciomondiale, sapevanoesanno che il clima dell’emirato a luglio, supera i 40 gradi. «Su questo», ha detto il vice presidente della Fifa, l’irlandese Jim Boyce, «siamo tutti d’accordo».

La temperatura media in Qatar d’estate, infatti, varia da un minimo di 29 ad un massimo di 42 gradi. L’ipotesi più probabile è che la Coppa del Mondo venga spostata in un lasso di tempo che può andare dal gennaio del 2022, sei mesi prima della data prevista in partenza, o dopo l’estate, tra novembre e dicembre. In quei mesi la temperatura cala e arriva ad un minimo di 13 e ad un massimo di 24 gradi.

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Ma oltre alla «querelle» sulle date, le problematiche di quella scelta così contestata all’epoca, sono tante. L’emirato (una nazione con due milioni di abitanti) spenderà circa 200 miliardi di dollari per l’evento. Una cifra enorme rispetto, per esempio, al Sud Africa che spese 2,7 miliardi di dollari, nel 2010. Perplessità, inoltre, anche sulla costruzione degli impianti. Il progetto prevede 12 maxi-stadi, costruiti e poi subito smantellati, alla fine della coppa del mondo.

Libero