Su La Nazione troviamo un focus su Matias Vecino. La Fiorentina la scorsa estate ha rifiutato 15 milioni dal Napoli. Sponsor assatanato Maurizio Sarri, che a Empoli aveva spremuto la pertica uruguagia fino al concetto estremo di sfiancamento coatto: Vecino sempre titolare, 38 presenze con 2 gol e 4 assist per un totale di 3.206 minuti. Era la stagione 2014/2015 e continuando l’esplorazione dei numeri ecco il risultato dei due anni con Sousa: 38 partite l’anno scorso (2 gol, ma solo nell’ultima giornata contro la Lazio in un picnic notturno molto spensierato essendoci in ballo l’addio al calcio di Klose e zero obiettivi in classifica) e 32 presenze in questa stagione (1 gol).
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Mistero Vecino, incompleto di talento. E a giugno potrebbe partire
Quasi star con Sarri, poi solo "maratoneta". Questione di ruolo? Per lui la Fiorentina ha rifiutato 15 milioni
Negli ultimi due anni a Firenze ha stabilito il record (probabilmente europeo) del centrocampista che ha tirato più volte verso la porta segnando in rapporto quasi zero, escluso il picnic contro la Lazio. Logico che qualcosa non funzioni e probabilmente non si tratta solo della mira: a Empoli Vecino giocava in un centrocampo a 3, dove Valdifiori faceva il play e Croce l’altra mezz’ala. Un ruolo diverso per lui, meno condizionato dalla fase di copertura e più aderente alle caratteristiche di un giocatore che cerca sempre di inserirsi (se non deve pensare principalmente ai break). Certo che, nonostante la buona volontà, anche in area di rigore Vecino non è quasi mai riuscito a sfruttare il suo (quasi) metro e 90 nei colpi di testa: il concetto di incompletezza aumenta.
A giugno potrebbe partire a meno che non arrivi un allenatore che lo impieghi nel suo ruolo naturale, quello di mezzala.
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