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Milan, El Shaarawy e Balotelli staffetta del gol

Le correnti di pensiero sono due: c’è chi sostiene che si tratti di un fisiologico calo di condizione, e che Balotelli sia arrivato con tempismo perfetto per rimediarvi; e chi …

Redazione VN

Le correnti di pensiero sono due: c'è chi sostiene che si tratti di un fisiologico calo di condizione, e che Balotelli sia arrivato con tempismo perfetto per rimediarvi; e chi assicura che abbia tirato il freno a mano perché è stato proprio SuperMario a spingerlo in una zona d'ombra. Gli ultimi due mesi di El Shaarawy sono stati setacciati al microscopio, perché (più di) qualcuno non accetta il fatto che un ragazzo di 20 anni capace di segnare 19 gol in 38 partite, abbia rallentato un po'. (...)

Okay, i numeri ultimamente sorridono poco. Da quando è arrivato il Balo, El Shaarawy in sette partite ha fatto un solo gol (peraltro fondamentale, nel derby) e in campionato ha peggiorato la sua media passando da una rete ogni 123 minuti (pre-Balotelli) a una ogni 544. Così come è diminuita la media relativa ai tiri nello specchio della porta (da 1,68 a partita agli attuali 0,57) e la media voto (6,48 contro 6 secco).

Ovviamente Balotelli è un centravanti «ingombrante», per presenza scenica e grande quantità di movimenti. E a volte si ha la sensazione che El Shaarawy sia un po' relegato sulla linea laterale, ma la compatibilità fra i due non è discutibile. Uno nato per fare il centravanti, e l'altro l'esterno. In più si cercano tantissimo (a volte anche troppo), come hanno raccontato perfettamente le ultime apparizioni in Nazionale. Chi lo accusa di scarsa incisività sotto porta dovrebbe anche ricordarsi che Stephan non ha mai smesso di garantire quel lavoro di copertura indispensabile per sostenere il tridente. Per El Shaarawy non è mai stato un problema sacrificarsi. Figuriamoci adesso che c'è il suo nuovo amico Mario. (...)

La Gazzetta dello Sport