Sul Corriere Fiorentino si parla del pessimismo che si respira sulla realizzazione del nuovo stadio viola nell'area Mercafir, in particolare concentrandosi sui dubbi che nutre Rocco Commisso. Il primo quesito riguarda la bonificadell'area su cui sorgerà eventualmente l'impianto, a carico dell'acquirente, previsti tra gli 8 e i 9 milioni di euro. Una verifica archeologica e soprattutto idrogeologica, visto che per la preparazione del vicino Palazzo di Giustizia pe mesi furono fatti dei lavori di "micro-palificazione" del terreno con colonne di cemento. Il secondo riguarda gli oneri di urbanizzazione: 7-11 milioni per strade e infrastrutture (come il passaggio sopraelevato di viale XI Agosto) ritenuti un costo troppo elevato dal patron viola.
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Mercafir, i quattro grandi dubbi di Commisso: non solo tempi incerti e costi elevati
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Si passa poi ai costi complessivi e le tasse di registro, i 22 milioni che per legge non possono essere ritrattati fino al termine del bando. Per realizzare l'area commerciale e strutture ricettive, il costo complessivo schizzerebbe a 350 milioni di euro, a cui aggiungere 4,5 milioni di imposta di registro. L'ultimo dubbio riguarda l'incertezza sulle tempistiche: se entro venti mesi non verrà liberata l'area del mercato ortofrutticolo, chi ha vinto il bando potrà ritirarsi a patto che paghi una fidejussione da 700.000 euro. Di conseguenza il privato investe su un terreno di cui non è ancora proprietario al 100% e in questi 20 mesi la Fiorentina potrebbe attivare consulenze e incarichi per una cifra superiore ai 10 milioni du euro.
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