Maxi Olivera, il mancino con lo scudetto (che sa fare gol)

Scherzi del destino. Mercoledì sera a Milano, Maxi Olivera e la Fiorentina - scrive il Corriere Fiorentino - erano distanti poche centinaia di metri. Tanto distavano il quartier generale viola e l'albergo dove alloggiava l'uruguaiano. Lui per primo era stato catapultato in Europa senza preavviso. atterrando qualche ora prima a Madrid, senza troppe certezze nemmeno sulla sua nuova squadra. La coincidenza, tuttavia, è legata anche all'hotel dove ha firmato il suo contratto con la Fiorentina: lo stesso dove a fine gennaio i viola tesserarono Kone e Benalouane. Stavolta, però, non solo le visite sono andate bene, ma lo stesso curriculum racconta un'altra storia. Quella di un classe '92 cresciuto nel Montevideo Wanderers ed esploso nel Penarol, con 130 presenze in campionato arricchite da 10 gol e assist. Protagonista della vittoria dello scudetto, nell'ultimo anno Maxi si è pure guadagnato la fascia da capitano. Una trattativa lampo quella con la Fiorentina, gestita con il fondo proprietario del cartellino grazie ai rapporti tra Corvino e il procuratore Paco Casal.