E’ la prima volta in campionato senza il Maestro Pallido spagnolo e Montella sottolinea i rischi dello stress, difficile perciò non collegare i due concetti (il kappaò di Borja e il possibile deficit mentale della Fiorentina). Stasera contro il Genoa sarà dura, e non solo perché mancheranno i piedi intelligenti di entrambi gli spagnoli (fuori anche Gonzalo, squalificato).
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Matri-Gila da brividi
Tutti i temi di Genoa-Fiorentina, come la sfida tra i bomber (COMM.)
Dice Montella che è un momento particolare e un po’ di stanchezza ci può stare dopo 30 partite tonde in 5 mesi; il problema è che nei prossimi 2 mesi la Fiorentina potrebbe giocare altre 16 gare (il condizionale è legato al passaggio del turno in Europa league contro l’Ejsberg). In mezzo a questo fittume d’impegni è difficile ragionare a media scadenza, figuriamoci con una prospettiva più lunga. Meglio navigare a vista.
E allora: Gomez ancora fuori dai convocati, mentre nella lista c’è il nuovo acquisto Anderson, che tornerà comunque utile per il kappaò del Maestro Pallido. A centrocampo giocheranno sicuramente Ambrosini e Pizarro, mentre Montella è incerto su Aquilani (favorito) e Mati. In attaccato Matri assistito da Cuadrado e uno fra Vargas (favorito) e Joaquin. In difesa i giocatori sono così contati che non serve ricordarli. Questo per dire che la Fiorentina arriva a questa partita con la coperta un po’ corta e la certezzza che da ora in poi il gioco si farà duro. La sfida fra Matri e Gilardino illumina la vetrina del match che si giocherà in notturna: Matri è rimasto a riposo precauzionale in coppa per la presenza di macumba accertata contro gli attaccanti viola (a proposito, Rossi sarà visitato all’inizio di questa settimana dal professor Steadman), Gila torna a Firenze con la sensazione di averla lasciata troppo in fretta, non proprio volontariamente e convinto di star facendo la scelta migliore. (...)
Sfida Matri-Gila a parte, la partita di stasera avrebbe avuto un’importanza ancora maggiore se il Napoli non avesse raggiunto il Chievo negli ultimissimi minuti: in caso di vittoria contro il Genoa, la Fiorentina sarebbe balzata direttamente al tezro posto. Che invece resta a 4 punti, che con una partita in meno non comunque sono tantissimi, con la prospettiva di giocarsi la sfida diretta in trasferta al San Paolo, il 23 marzo.
Ma queste sono prospettive troppoo lontane. Comne dice MOntella, «viviamo alla giornata». O alla serata: quella di stasera è importantissima e non a caso — per la prima volta — l’allenatore viola ha chiesto l’aiuto dei tifosi.
La Nazione
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