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Mati Fernandez in Cile, prove di big-match

Capitano della Roja prima di tornare in Italia e aprire alla Fiorentina la strada per l’Europa. Capitano contro la sua Argentina, la nazione nella quale è nato – a Buenos …

Redazione VN

Capitano della Roja prima di tornare in Italia e aprire alla Fiorentina la strada per l'Europa. Capitano contro la sua Argentina, la nazione nella quale è nato - a Buenos Aires - ma della quale dopo essere partito destinazione Cile ad appena quattro anni non ha mai sentito di avere niente. Mati Fernandez stanotte (alle 2 ora italiana), dovrà sfidare il gigante dell'Albiceleste, quella di Lionel Messi e Sergio Aguero. Toccherà a lui difendere il suo allenatore, Claudio Borghi, quello che nel Colo Colo lo fece debuttare nel calcio che conta perché anche un successo in questo momento potrebbe paradossalmente non bastare. Anche la tifoseria si è fatta sentire. All'allenamento di domenica pomeriggio sono state lanciate persino uova. Mati, per quanto giovane, ci ha messo la faccia. Ha ascoltato i tifosi, ma soprattutto ha ribadito a nome della squadra piena e indiscussa fiducia nei confronti dell'allenatore. Vuole provare a diventare lui il protagonista assoluto, aspettando la ripresa del campionato con la sua Fiorentina.

Il tecnico viola si fida. Sa di poter contare su un giocatore versatile, per certi versi pure camaleontico, capace di modellarsi a seconda delle caratteristiche dei compagni. E' l'uomo dei calci d'angolo, quello che in base a come alza il braccio fa scattare uno schema e che, con la sua precisione a tratti imbarazzante, ha dato il via all'azione del gol partita col Bologna. E' quello che in passato, tra Villarreal e Sporting Lisbona, ha fatto la fortuna dei suoi club, tra gol (diciannove in carriera, tra campionati e competizioni europee) e assist (tredici) e che ora non aspetta altro se non di imporsi anche nel campionato italiano. La fascia da capitano con la Roja, al di là della sconfitta e del momento di difficoltà attraversato dal Cile, lo ha galvanizzato. Giusto per la gara col Chievo.

Corriere dello Sport-Stadio