La Federazione si appresta a varare una lenzuolata di deregulation per sbloccare il mercato interno e rilanciarne il giro d’affari, dopo che negli ultimi anni più di un ostacolo aveva indotto questo o quel club a rivolgersi all’estero per acquistare calciatori. Una vera e propria fuga di capitali che, col pacchetto di modifiche all’ordine del giorno del consiglio federale di martedì, potrebbe essere arginata sensibilmente. La madre di tutte le novità è un tecnicismo che, in realtà, pesa tantissimo nelle strategie di mercato delle società. Finora i club italiani dovevano rispettare determinati parametri economico-finanziari per essere ammessi al supermarket: il fatturato doveva essere superiore di almeno quattro volte ai debiti finanziari e di almeno tre volte all’indebitamento totale (al netto delle disponibilità liquide e dei crediti con le altre squadre). Sennò scattava il divieto agli acquisti, a meno di precedenti cessioni o di ricapitalizzazioni da parte dei soci. Un anno fa, per esempio, il Milan dovette chiedere a Fininvest un versamento di 4 milioni per rilevare la metà di Acerbi. Questo istituto verrà abrogato. Resteranno in piedi le garanzie tramite fideiussioni, con il collaudato sistema della stanza di compensazione all’interno della Lega.
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Martedì in Lega decisioni importanti
La Federazione si appresta a varare una lenzuolata di deregulation per sbloccare il mercato interno e rilanciarne il giro d’affari, dopo che negli ultimi anni più di un ostacolo aveva …
Calendario
Le date sono le solite: dal 5 giugno sarà già possibile depositare i contratti sottoscritti, con efficacia dal primo luglio. Tra il 20 e il 25 giugno spazio alla definizione delle comproprietà. Poi il primo luglio parte ufficialmente il calciomercato per concludersi il 2 settembre. Non più alle ore 19 ma alle 23, un’ora prima della deadline internazionale. Come in Inghilterra, mentre in Spagna si arriva alla mezzanotte e in Germania ci si ferma alle 18. A questo punto la Lega, soddisfatta per l’accoglimento delle sue istanze, non farà le barricate per il terzo extracomunitario. La Federazione le ha già spiegato che non ce n’è bisogno.
La Gazzetta dello Sport
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