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Marquinho, l’uomo in più della Roma

Il giorno della svolta è stato quando Walter Sabatini lo ha chiamato nel suo ufficio a Trigoria e gli ha fatto vedere la maglia con dietro scritto «Aquistinho», regalata al …

Redazione VN

Il giorno della svolta è stato quando Walter Sabatini lo ha chiamato nel suo ufficio a Trigoria e gli ha fatto vedere la maglia con dietro scritto «Aquistinho», regalata al d.s. giallorosso da alcuni dirigenti della Roma. «Dimostrami che sbagliano», le parole di Sabatini, che evidentemente hanno colpito nel segno.

Perché da quel momento Marco Antonio de Mattos Filho, più semplicemente Marquinho, è diventato l'uomo in più della Roma. Nelle ultime tre partite ha segnato un gol al Novara - quello dell'1-1 dopo il vantaggio di Caracciolo - e uno (quello della tranquillità) all'Udinese, ma soprattutto la consapevolezza di aver scalato in fretta le gerarchie di Luis Enrique, che si è permesso il «lusso» di retrocedere in difesa De Rossi proprio perché sa che il brasiliano garantisce in mezzo al campo la qualità di cui ha bisogno la Roma.

Lo aveva detto il giorno del suo arrivo nella capitale, Marquinho, che non avrebbe avuto bisogno di troppo tempo per ambientarsi, perché a 26 anni (a luglio) non c'è bisogno di maturare: o si è giocatori, o non lo si è. Lui pensava di esserlo, e ora lo sta dimostrando. Al punto che il suo riscatto dal Fluminense, che fino a qualche tempo fa sembrava improbabile, sta diventando (quasi) una certezza: per esercitarlo la Roma dovrà versare 4.5 milioni di euro. Un buon affare per un centrocampista duttile (può coprire tutta la fascia sinistra), dai piedi buoni e con il vizio del gol: in Brasile ne ha segnati 18 in 139 presenze, con la Roma è già a quota 2.

Di lui si fidano i compagni e si fida Luis Enrique, che per la gara di domani sera contro la Fiorentina (arbitra Brighi, lo stesso che ha annullato a Osvaldo il gol regolare in rovesciata con il Lecce all'andata) avrà l'imbarazzo della scelta. Al punto che una conferma in blocco del centrocampo che ha giocato contro l'Udinese (e con De Rossi in difesa) potrebbe non essere un'ipotesi da scartare a priori. Ci sta pensando il tecnico spagnolo, che in alternativa dovrà rinunciare a uno tra il brasiliano e Gago.

L'allenamento di ieri ha portato solo buone notizie a Lucho, che ha recuperato Greco, Simplicio e Borini. Con Osvaldo - sarà lui a decidere quale canzone sarà diffusa dagli altoparlanti dell'Olimpico durante il riscaldamento della squadra - e Totti già sicuri del posto, il ballottaggio per la terza maglia nel tridente si arricchisce di un nuovo protagonista. L'ex attaccante del Chelsea, infatti, si è messo in evidenza realizzando cinque reti nella partitella in famiglia. Un modo per cercare di recuperare posizioni nei confronti di Bojan (favorito) e Lamela.

Si è rivisto in campo Juan - ieri il suo agente ha smentito ancora una volta di aver già raggiunto un accordo con il Flamengo per la prossima stagione - che ha svolto una corsa leggera in campo.

Gianluca Piacentini - Corriere di Roma