stampa

Mario Suarez, al terzo tentativo è finalmente Italia. Le origini del mediano

Alla terza finestra di mercato Mario Suarez ce l’ha fatta e ha detto adíos a Madrid – scrive Stadio -. Non che fosse in rotta con l’Atletico, o per lo …

Redazione VN

Alla terza finestra di mercato Mario Suarez ce l'ha fatta e ha detto adíos a Madrid - scrive Stadio -. Non che fosse in rotta con l'Atletico, o per lo meno non apertamente, ma ora è giunto il tempo di cambiare perché lui, a differenza di quello che pensa El Cholo, non si vuole sentire una riserva di lusso. Una scelta difficile per il centrocampista, tifoso dell'Atletico grazie a un vicino di casa che da bambino lo portava sempre allo stadio Vicente Calderón a vedere l' "Atleti".

Ma la prima passione di Mario è sempre stata quella di giocare, è per questo che ha deciso di provare la fortuna in Italia, ed è questo che lo ha spinto ancora fanciullo a sporcarsi sui campi in terra di Alcobendas, municipio della periferia nord di Madrid. Una zona, quella di Alcobendas, dove è evidente la differenza tra il lussuoso quartiere de "La Moraleja" - residenza dei vip tanto dello sport e quanto dello spettacolo tra ville piscine e guardie ad ogni incrocio - e le case popolari di operai e immigrati sudamericani che faticano ad arrivare a fine mese.

Un po' come la sua carriera iniziata su campi minori, nelle file dell'Alcobendas però con un tecnico, Ramón Lucas, che guarda caso all'epoca è anche l’allenatore della cantera dell'Atletico Madrid... La telenovela sul suo addio inizia nell'estate scorsa e prosegue a gennaio quando l'Atletico accetta di abbassargli la clausola in vista di un imminente addio, poi il Cholo ci ripensa e blocca la partenza per Milano sponda Inter, sei mesi dopo Mario Suarez è tornato pronto per la Serie A, ma con la maglia viola.

REDAZIONE

Twitter: @Violanews