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Mario Ciuffi dall’ospedale: “Forza ragazzi”

“A Torino ce la giochiamo. E il prossimo anno voglio esserci”

Redazione VN

Mario Ciuffi racconta a La Nazione il suo Juventus-Fiorentina che quest'anno non lo vedrà presente allo stadio. Parla piano, con un filo di voce, ma è lucidissimo e idealmente è come se la camera di ospedale nel padiglione San Luca di Careggi in cui è ricoverato non avesse le pareti. La coda di amici e semplici tifosi che gli fanno visita è infinita, impedendogli di abbandonarsi a qualche momento di debolezza in cui si distacca persino dall’amore per i colori viola, il più grande della sua vita insieme a quello per la moglie Renza. E’ proprio la signora a tenerlo costantemente informato su ciò che accade nel pianeta gigliato, anche quando Mario sussurra di «non averne più voglia». Ma la partita contro «Lei» lo ha risvegliato. E non poteva essere altrimenti. Quando gli chiediamo di ricordare alcuni aneddoti relativi a Juventus-Fiorentina, lui preferisce guardare avanti. Alla partita di domani sera. «Ragazzi — dice dall’ospedale — sarà lunga tornare in pista ma ce la farò: non posso accettare di non andare a Torino neppure il prossimo anno dopo che l’ho fatto per tutta la vita».

Il «Pontefice» dei tifosi gigliati era mancato alla trasferta per antonamasia solo in un’altra circostanza, ma «esclusivamente per impegni televisivi» ci tiene a precisare. «Stavolta mi toccherà ascoltare la partita alla radio, ma se sbaglierà qualcosa sono pronto a frustare il mio amico Guetta», scherza il Ciuffi. Che in realtà è legatissimo al direttore di Radio Blu con cui ha condiviso avventure, sfide, trasferte, chilometri e chilometri verso gli stadi in cui giocava la Fiorentina, a iniziare ovviamente dal «Comunale» prima, «Olimpico» poi e «Juventus Stadium» negli ultimi anni. Lui non lo ha lasciato solo in questo momento di difficoltà ed è riuscito a raccogliere 20.000 euro attraverso una sorta di Fondazione creata per sostenerlo economicamente, visto che il suo modo di vivere un po’ naif aveva portato Mario a ritrovarsi senza più una casa e in gravi difficoltà dal punto di vista economico. «Inoltre – racconta Ciuffi – grazie anche a Saverio (Pestuggia, direttore del sito violanews.com) ed altri amici so che quando finalmente uscirò dall’ospedale potrò andare a vivere in un appartamento nella zona della Madonnina del Grappa che sono riusciti a mettermi a disposizione».

Il popolo viola però lo aspetta allo stadio, all’Artemio Franchi prima e di nuovo in trasferta magari tra qualche tempo, perché nonostante abbia 78 anni, «Marione» ha ancora da coronare il sogno che ha sempre avuto e sbandierato al suo affezionato pubblico radiofonico e televisivo: veder finalmente vincere il terzo scudetto alla sua Fiorentina. «A un certo punto — confida Mario — quest’anno ho anche sperato che fosse la volta buona, poi a gennaio abbiamo perso un po’ troppe partite ma ora siamo in ripresa e domani sera a Torino credo proprio che ce la potremo giocare».