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Mancini a Firenze, il tecnico che fece record di polemiche (tra tifosi e giornalisti)

Su La Repubblica un estratto di quello che fu il rapporto piuttosto difficile tra Mancini e l'ambiente fiorentino

Redazione VN

Su La Repubblica questa mattina si ripercorrono alcuni momenti dei mesi passati da Roberto Mancini in qualità di allenatore della Fiorentina. A portarlo fu l'allora direttore generale Mario Sconcerti per sostituire Terim, prendendosi i meriti di una Coppa Italia vinta nella finale che si era conquistato il tecnico turco. La tensione lo portò a litigare con quasi tutti i giornalisti. Al collega della Gazzetta Alessio Da Ronch riservò un insulto a sfondo sessuale, a un altro spiegò che “rispetto a me sarai sempre un poveraccio”. Poi una sera, tornando da Roma, alcuni tifosi lo aspettarono sotto casa per dirgli che così non si andava da nessuna parte, lui prese la palla al balzo e se ne andò. “È a rischio l’incolumità della mia famiglia” scrisse nel suo comunicato di addio. I tifosi stessi lo querelarono (se lo avessero minacciato sul serio sarebbe finita in un altro modo...) per la falsità delle sue dichiarazioni. Se ne andò nell'indifferenza generale.