Potere assoluto. Come non mai in casa nel corso di questa stagione. La Fiorentina ha dominato, segnato, divertito, rimesso in moto la classifica poche ore dopo aver conquistato i sedicesimi di Europa League da prima del girone grazie a cinque vittorie e un pareggio. Diciamolo: dobbiamo saper godere di ciò che abbiamo. E applaudire con passione un gruppo unito che vuole sempre vincere e un allenatore che umilmente rimette le mani sul modulo per smetterla di subire troppi gol.
stampa
Mai così bravi. Ora godiamoceli
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara
Perché anche questi dettagli fanno i risultati. E’ evidente che il Bologna è un gruppo allo sbando e dal punto di vista tecnico è davvero poca roba, ma la Fiorentina aveva il dovere di non ripetere gli errori commessi in passato, quando la smania di far gioco le aveva fatto perdere l’equilibrio e, di conseguenza, concedere qualcosa di troppo a più di un avversario. Niente di drammatico, ovvio, ma Montella sa bene che la sfida con le sue concorrenti se la gioca con pochissimi margini di errore e che il rischio di non prendere tre punti contro un Bologna affamato e disperato andava comunque azzerato nelle premesse. Ecco quindi un ritorno al 3-5-2 (o 3-5-1-1, per i più pignoli), una formula che, in assenza di una vera seconda punta (dall’infortunio di Gomez), Montella aveva abbandonato per puntare a un 4-3-3 che garantiva un maggiore e più costante apporto offensivo di Cuadrado. Con questa formula la Fiorentina ha vissuto momenti felici e meno felici, ma di sicuro ha messo in mostra qualche limite nella fase difensiva.
L'articolo integrale di Benedetto Ferrara su Repubblica in edicola!
© RIPRODUZIONE RISERVATA