stampa

M. Orlando: “La Fiorentina mi sembra disunita. Bernardeschi più decisivo di Dybala”

"La difesa della Fiorentina mi fa un po’ di paura, la Juve ha Dybala e Higuain e tanti altri campioni. Sarà durissima per la Fiorentina"

Redazione VN

Su La Nazione troviamo un'intervista al doppio ex di Fiorentina e Juventus, Massimo Orlando. Ve ne proponiamo una parte.

"Bernardeschi o Dybala: chi sceglierebbe?

"In questo momento Bernardeschi è decisivo per la Fiorentina, è lui che la spinge e fa la differenza, si vede che ha trovato serenità e che gli riescono con naturalezza anche le cose più complicate. Si sente la fiducia addosso e si è liberato di tutti i problemi, mi ricordo infatti che all’inizio della stagione c’erano un po’ di mugugni contro di lui".

"E Dybala?

"Dybala, beh, è semplicemente mostruoso. Rispetto a Bernardeschi si trova in un contesto tecnico superiore e senza di lui a Higuain arrivano meno rifornimenti... Rispondo alla domanda così: Bernardeschi e Dybala fanno la differenza negli ultimi trenta metri, ce ne sono pochi nel campionato italiano come loro".

"La Juve ha 18 punti in più della Fiorentina: scontato che vinca?

"Rispondo di no solo perché gioca a Firenze e si tratta di una partita molto particolare. Ma la difesa della Fiorentina mi fa un po’ di paura, parlavamo prima di Dybala e Higuain e la Juve ha tanti altri campioni... Sarà durissima per la Fiorentina".

"Pregi e difetti di Juve e Fiorentina.

"La Juve quest’anno non mi fa impazzire, senza i titolari in difesa fatica a essere completamente se stessa perché il gioco riparte sempre da Chiellini e Bonucci. Per carità, bravissimi Rugani e gli altri, ma con tutto il rispetto i titolari sono un’altra cosa e non dovrebbero essere soddisfatte le inseguitrici, che non sono riuscite ad accorciare le distanze quando mancavano i difensori più forti. Comunque la Juve è nettamente la migliore in Italia a livello fisico e per la mentalità vincente che ha".

"E la Fiorentina?

"Ho visto prestazioni troppo diverse, qualcosa non mi torna. Ho l’impressione che il gruppo sia un po’ disunito, nel senso che qualche giocatore forse è arrivato a fine ciclo e manca quella compattezza che aveva fatto grande la squadra all’inizio. Poi certo, nelle partite importanti riemerge l’orgoglio dei più bravi e lo abbiamo visto contro il Napoli e in altre occasioni, però senza la continuità che una squadra con ambizioni forti dovrebbe avere. In questi casi deve essere molto bravo l’allenatore, senza conoscere i particolari non so però quale sia la reale carica di Sousa. Dico solo che anche per il suo bene, cioè per il suo curriculum, l’allenatore dovrebbe essere sempre molto attivo e presente"

tutte le notizie di