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L’ultima vittoria 30 anni fa, poi…

Nel campionato precedente i pochi coraggiosi che avevano osato affrontare la trasferta di Genova lasciarono la macchina prudentemente a Nervi, a venti chilometri da Marassi. Il clima era avvelenato per …

Redazione VN

Nel campionato precedente i pochi coraggiosi che avevano osato affrontare la trasferta di Genova lasciarono la macchina prudentemente a Nervi, a venti chilometri da Marassi. Il clima era avvelenato per via dell'incidente ad Antognoni e agli scontri successivi nella partita di andata, con i tifosi genoani ad avere la peggio. Appena sei mesi dopo quelle tensioni, la Fiorentina tornò in Liguria con qualche sostenitore in più e con la grande convinzione, poco dopo smentita dai fatti, di poter lottare per lo scudetto. Fu un trionfo: tre a zero con i gol d'autore di Antognoni, Pecci e Bertoni. È stato anche l'ultimo successo, quasi trent'anni fa, e in mezzo è avvenuto di tutto, compreso un rocambolesco pareggio, che però valeva più di una vittoria, con la tripletta di Mutu nel campionato 2008/09. Uno stadio particolare Marassi per i colori viola, molto impegnativo e a suo modo storico, se si pensa che proprio lì avvenne l'unica sconfitta della Fiorentina spaziale ed inarrivabile che nel 1956 vinse il primo scudetto. Tre a uno per il Genoa con i freschi campioni d'Italia inferociti con l'arbitro Jonni di Macerata per via di un rigore dubbio realizzato dall'ex Gren. Era il gol del pareggio, dopo il gol di Gratton, e ragazzi viola ci avrebbero tenuto moltissimo a vincere o almeno a finire imbattuti il campionato. Non a caso quel giorno Bernardini mise in campo la squadra titolare, quella poesia che ogni tifoso viola sa a memoria, con il solo cambio tra Rosetta e Orzan: Sarti, Magnini, Cervato; Chiappella, Orzan, Segato; Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini. Ecco, in momenti bui come questi, rileggere quei nomi fa bene al morale e a far capire agli eroi alla rovescia di otto giorni fa cosa è stato il calcio a Firenze.

David Guetta - Corriere Fiorentino