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Lucarelli, il bomber inseguito dai debiti

Una volta a inseguirlo erano i difensori; oggi sono i creditori veri o presunti. Una lista lunghissima, un conto salato: oltre un milione di euro. Cristiano Lucarelli, l’ex bomber politico, …

Redazione VN

Una volta a inseguirlo erano i difensori; oggi sono i creditori veri o presunti. Una lista lunghissima, un conto salato: oltre un milione di euro. Cristiano Lucarelli, l'ex bomber politico, tutto falce e pallone, l'ex «capo degli ultrà» livornesi oggi panchinaro del Napoli con in tasca il patentino da allenatore e una carriera, si vocifera, da mister nella Carrarese, sta pagando (anche se forse solo moralmente) l'insostenibile leggerezza dell'essersi improvvisato imprenditore e (soprattutto) editore del Corriere di Livorno, quotidiano locale uscito il 9 settembre nel 2007 e chiuso nell'ottobre del 2010 con quindici dipendenti in cassa integrazione (dieci giornalisti e cinque poligrafici) e una lista lunghissima di debiti. Non solo la cooperativa pensata dal Lucarelli editore-calciatore deve ancora saldare oltre 52 mila euro alle agenzie di stampa Ansa e Agi, pagare oltre 408 mila euro alle industrie grafiche Galeati e onorare stipendi e contributi agli ex dipendenti, ma persino sborsare 480 euro di detersivi a una ditta locale, mettersi in regola con i canoni di Sky, di Telecom e altri operatori telefonici.

Lui, l'ex bomber, dice di non essere più il proprietario del giornale e su questo punto si è aperta una lunga battaglia legale e giudiziaria non ancora conclusa e che adesso è tornata di scottante attualità dopo il deposito della lista dei creditori della ex cooperativa di Lucarelli alla cancelleria della sezione fallimentare del tribunale di Livorno. Il Corriere di Livorno era nato per arginare lo strapotere del Tirreno dando voce alla sinistra alternativa e agli ultrà della Curva Nord, quella dei cori stalinisti e delle Bal, le Brigate autonome livornesi.

Tifo e politica, insomma. Una linea editoriale naufragata quasi immediatamente anche perché lo stesso anno di apertura del giornale, Cristiano-gol decise, tra lo sdegno dei tifosi, di lasciare il Livorno per giocare in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk: doveva intascare 4 milioni di euro a stagione ma al gelo ucraino rimase solo pochi mesi per poi tornare in Italia al Parma. Un affronto mai perdonato dai tifosi labronici.

Corriere della Sera