A tre mesi dalla tragedia di Tor di Quinto e dall’imbarazzante trattativa con gli ultrà del Napoli andata in scena dentro l’Olimpico, arrivano le misure contro i violenti promesse allora dal ministro dell’Interno Alfano.
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Arrivano le misure contro i violenti promesse da Alfano
A tre mesi dalla tragedia di Tor di Quinto e dall’imbarazzante trattativa con gli ultrà del Napoli andata in scena dentro l’Olimpico, arrivano le misure contro i violenti promesse allora …
La disposizione preventiva dell’orario diurno per le due sfide tra Roma e Napoli (la prima, al San Paolo, si disputerà il 1° novembre alle 15) e per i due derby capitolini — le partite che preoccupano di più — spiega la nuova politica dell’Osservatorio: anticipare gli eventi, stabilire il prima possibile il fischio d’inizio dei match più a rischio, evitare i grotteschi balletti del passato tra autorità, istituzioni calcistiche e società televisive per trovare un orario che accontentasse tutti. Altrimenti, i Prefetti avranno mano libera nel decidere la chiusura di uno stadio o, peggio, la disputa di una partita in campo neutro.
L’Osservatorio ha stabilito un’altra novità: dal prossimo campionato, per le gare a rischio 4, il più alto (assegnato per le prime due giornate solo ad Atalanta-Verona), «potranno essere sospese le opportunità e le aperture previste dalla Task force per le tifoserie in trasferta». Tradotto: ci saranno partite che torneranno ad essere accessibili solo ai possessori della Tessera del tifoso e non più ai titolari delle fidelity card, come nelle ultime due stagioni.
Ma è il decreto Alfano che contiene le misure più repressive: il divieto di accesso alle manifestazioni sportive nei casi più gravi sarà allungato fino a otto anni (prevedendo anche la firma in commissariato o addirittura la sorveglianza speciale) e potrà essere allargato a tutti i partecipanti agli scontri, diventando Daspo di gruppo.
LA Gazzetta dello Sport
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