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L’opinione di Rialti: “I Della Valle parlino alla gente”

Il fondo del giornalista fiorentino che invita la proprietà a fare chiarezza sui propri obiettivi

Redazione VN

Perché Andrea Della Valle, ieri a Firenze, non è ancora intervenuto per spegnere i focolai di polemiche, per cancellare i dubbi, per impedire il proliferare di comunicati martellanti che alla fine potrebbero essere editati con il titolo: «Un’estate al vetriolo»? Poche settimane fa a Firenze si festeggiava il quarto posto «soffiato» al Napoli, Montella veniva sollevato da tutti i calciatori della propria squadra in festa e fatto «volare» come un eroe uscito da una vittoria prestigiosa, intorno la gente tributava all’allenatore napoletano un trionfo autentico nella speranza che il matrimonio con la Fiorentina non si rompesse. Proprio Andrea Della Valle aveva salutato tutti promettendo: «Presto dirò quale può essere la misura della futura Fiorentina. Porterò cifre, numeri esplicativi...». Da quei giorni solo cicuta. Fogli di carta in abbondanza, tanti, troppi, adesso anche bollati. Nessuna chiarezza, come sarebbe stato necessario magari attraverso le parole dirette dei Della Valle. Da Andrea e da Diego solo il comunicato personale che dava a Montella l’aut aut per la prossima stagione. Poi il liquidatorio e acido addio. Appena un colloquio, con Paulo Sousa, a Milano. Alla conferenza di presentazione del tecnico portoghese «solo» il direttore generale Rogg e il direttore sportivo Pradè. Sarebbe stato «inclemente» aspettarsi e pretedere da loro le risposte agli interrogativi che tutta la città da tempo sta facendo ai fratelli Tod’s. Se vogliono restare o andarsene, se restando intendono rilanciare e investire, in quale misura e per quali traguardi. Invece solo comunicati e il lavoro febbrile dei tanti dirigenti viola a cercare di far arrivare messaggi traversi. Lo stesso è successo adesso per Salah, ancora accuse, rotture, comunicati, denunce. Incredibile se si pensa che tutto appunto è iniziato dopo una domenica di festeggiamenti. Il fatto è che in questo modo si amplia la distanza fra chi crede nella famiglia-padrona e chi ha smesso di farlo, ma così Firenze rischia la schizofrenia calcistica. E quindi insistiamo: perché Andrea Della Valle non risponde a queste domande? Perché, venendo in città, non spiega cosa sta succedendo? Mai come in questo momento non sarebbe solo logico, ma assolutamente indispensabile per la società e per tutti quelli che vogliono bene alla Fiorentina e che attendono un cenno.

Alessandro Rialti - Il Corriere dello Sport