Un anno dopo il fattaccio durante Fiorentina-Novara, Delio Rossi e Adem Ljajic saranno di nuovo di fronte. Ma non ci sarà nessun secondo round, per volontà di entrambi i contendenti: Rossi (due giorni fa a La Repubblica - LEGGI): «Se gli darò la mano? Se capita, sicuramente. Ma di sicuro non lo vado a cercare io». La novità - riportatata dalla Gazzetta dello Sport - è che neppure Ljajic ha intenzione di andargli incontro: Adem, è una certezza, non farà il primo passo. E ci sono giocatori più semplici da smuovere dalle proprie convinzioni (per dire: Ljajic è stato escluso dalla nazionale perché non intende cantare l'inno. Mihajlovic, il c.t., è stato chiaro: cambi idea e sarà convocato. Per ora non si segnalano prove di intonazione). La volontà del serbo è quella di concentrarsi solo sulla sfida (quella del campo), senza volersi distrarre con altre storie. A Rossi Ljajic non si avvicinerà in segno di pace, questa è l'irremovibile intenzione. Meglio nessuno scambio di mani, che le mani in faccia: un po' poco ma questo è lo stato dei fatti. Anche in settimana Adem ha preferito rimanere in silenzio, per evitare di riaccendere l'attenzione sulla zuffa di cui fu protagonista. Vuole solo dimenticare, e lanciarsi sul futuro: ha segnato 6 gol nelle ultime 9 partite, un bilancio che lo fa brillare come nuovo gioiello viola.
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Ljajic-Rossi, niente pace
Delio non chiederà scusa, e neanche Adem farà il primo passo (COMMENTA)
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