Ecco uno stralcio dell’articolo del Corriere della Sera sulla maglia dell’Italia, che sabato contro la Grecia non sarà azzurra ma verde.
È vero, da anni non esistono più certezze sulle maglie delle squadre, create da stilisti impazziti senza tener conto dei colori sociali dei club. Adesso crolla l’ultimo baluardo: la maglia della Nazionale. Per una partita soltanto, perché già contro il Liechtenstein tra una settimana si dovrebbe già tornare ai colori classici, ma il precedente resterà. Una scelta, spiega il comunicato ufficiale della Federcalcio, che si ispira all’architettura e ai tessuti del periodo rinascimentale ma anche i giovani talenti azzurri (o verdi). Un modo romantico per mimetizzare la più banale delle operazioni di marketing. Pur di vendere qualche maglietta in più la Figc ha rispolverato — così pare — una divisa indossata 65 anni fa dall’italia. Ma allora c’era una motivazione: la sfida era con l’argentina e l’arbitro, viste le maglie, si impuntò: scusate ma rischio di fare confusione, l’argentina è bianca e azzurra quindi voi che siete i padroni di casa trovate una divisa che non sia né bianca né azzurra. (…)
I CONVOCATI DI MANCINI PER LE DUE SFIDE DEGLI “AZZURRI”
bah… discorso veramente assurdo, ma chi l’ha scritto. a parte che è bellissima questa maglia verde e poi è solo per una volta. cosa dovremmo dire noi con quelle assurde maglie del calcio storico con colori a casaccio con toni che fanno veramente recere. non è marketing quello?? quando si indossa la maglia verde o blu mi viene lo schifo.
L’omaggio ai quartieri nelle partite in trasferta a me invece piace. Non credo che nel nostro caso si tratti di marketing ma di tradizione. La nazionale invece deve essere azzurra, non mi sembra la stessa cosa.